Per Black Lives Matter ora è "razzista" anche il pass vaccinale

Black Lives Matter ha dichiarato guerra al pass vaccinale sostenendo che i cittadini neri avrebbero meno probabilità di essersi immunizzati

Per Black Lives Matter ora è "razzista" anche il pass vaccinale
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Il movimento Black Lives Matter (BLM), promotore di manifestazioni e iniziative a difesa degli afroamericani, è ultimamente sul piede di guerra contro l'obbligo vaccinale e i Green Pass in uno in America, bollati come "razzisti". La crociata dell'organizzazione in questione contro i certificati di vaccinazione è stata indetta dopo un episodio verificatosi venerdì scorso al Carmine’s, un ristorante italiano nell’Upper West Side di Manhattan, dove tre donne nere del Texas sono state arrestate per avere aggredito una dipendente del locale. Quest'ultima non avrebbe consentito l’ingresso a quelle donne perché non avevano l'attestato dell’avvenuta vaccinazione. In tutte le città degli Stati Uniti, sempre più ristoratori stanno iniziando a chiedere ai clienti di età pari o superiore ai 12 anni di esibire un certificato vaccinale Covid, ncessario per fare accedere gli avventori nelle sale interne dei locali.

Dopo lo "sgarbo" perpetrato dallo staff di Carmine's ai danni di quelle tre afroamericane, Black Lives Matter ha subito denunciato la portata discriminatoria delle certificazioni che attestano la copertura vaccinale dei cittadini. Esponenti del movimento radicale hanno così etichettato come “razzisti” quei pass, perché i cittadini neri avrebbero meno probabilità di avere fatto il vaccino. A New York, evidenzia quindi BLM a sostegno della propria tesi, solo il 38% degli afroamericani è completamente immunizzato, contro il 49% dei bianchi. Chivona Newsome, co-fondatrice della sezione newyorchese di BLM, ha quindi tuonato: “Stiamo mettendo in guardia questa città… I neri non staranno a guardare. Potreste vedere una protesta. E questa non è una minaccia. È una promessa“.

La Newsome ha poi equiparato il certificato vaccinale presteso dai gestori dei locali della grande Mela a uno strumento da "Gestapo" e ha minacciato ondate di manifestazioni contro i certificati verdi: "Il 72% dei neri in questa città di età compresa tra 18 e 44 anni non è vaccinato. Quindi cosa fermerà la Gestapo, intendo la polizia di New York, dal radunare i neri, dal rapirli dal treno, dall’autobus? Il documento delle vaccinazioni non è un passaporto gratuito per il razzismo".

Il proprietario di Carmine's non ci sta però a passare per un razzista, ribadendo di avere semplicemente impartito ai suoi dipendenti, in nome della sicurezza degli ambienti interni, l'ordine di non fare entrare nel locale clienti privi di pass vaccinale: "Tre donne hanno brutalmente attaccato i nostri ospiti senza provocazione, sono state arrestate e accusate per la loro cattiva condotta e poi, negli ultimi

giorni, il loro avvocato ha falsamente e grossolanamente smentito i loro atti di violenza sfrenata. I membri del mio team lavorano duramente per servire i nostri ospiti e per fare rispettare i requisiti di vaccinazione".

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