Luigi Di Maio adesso ha fretta. Il Movimento Cinque Stelle teme l'avanzata della Lega nei sondaggi anche in vista delle Europee del 2019 e di fatto prova a piazzare qualche colpo nella agenda dell'esecutivo come il decreto dignità per dare un segnale ai propri elettori: ci siamo anche noi. Ma di fatto le mosse di Di Maio finora sembrano sempre di rincorsa, poco studiate e spesso poco strategiche come l'ultimo Dl in Cdm che di fatto ha messo nel mirino tutto il mondo dell'imprenditoria rendendo costosi i licenziamenti e i rinnovi dei contratti a termine. Ma il ministro del Lavoro, come ha promesso più volte, vuole tagliare le pensioni.
Ha messo nel mirino quelle che vanno da4 a 5mila euro mensili nette per ricavare un miliardo da destinare agli aumenti delle minime. I conti non tornano e probabilmente per raggiungere il miliardo l'esecutivo dovrà mettere mano anche ad assegni più bassi come quelli da 3mila o 2500 euro. Altrimenti il risparmio sarà di qualche centinaia di milioni. Il ministro corre e probabilmente prepara il blitz mentre gli italiani e i pensionati si godono il sole sotto l'ombrellone: "Entro questa settimana, al massimo la prossima, ci sarà il taglio dei vitalizi alla Camera. Spero di approvare entro l'estate quello delle pensioni d'oro", ha spiegato ad Agorà.
Sul taglio delle pensioni d'oro, ha ribadito, "incardiniamo un decreto al Senato e speriamo di approvarlo entro l'estate". Insomma il taglio sull'assegno arriverà tra un tuffo e l'altro. E a settembre i cedolini delle pensioni saranno quasi certamente più magri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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