Inferno sulla A14

Bologna, identificata la vittima: il corpo è di Andrea Anzolin

Il camionista aveva 42 anni, una moglie ed era considerato un autista esperto

Bologna, identificata la vittima: il corpo è di Andrea Anzolin

Si chiamava Andrea Anzolin, l'unica vittima dell'incidente che ieri ha scatenato l'inferno sulla A14, tra Bologna e Casalecchio.

C'era proprio lui alla guida dell'autocisterna che ha tamponato il tir, causando l'incendio e poi l'esplosione del mezzo. Vicentino, di 42 anni, abitava ad Agugliaro, in provincia di Vicenza, insieme alla moglie, e lavorava per l'azienda Loro Fratelli di Lonigo, una ditta di produzione e commercio di carburante. Era considerato un conducente esperto, dato che aveva effettuato decine e decine di trasporti di materiale infiammabile, avendo precedentemente lavorato anche per un'altra ditta di trasporti, a Novent Vicentina.

Secondo le prime informazioni, sembra che il camionista stesse tornando in ditta, dopo aver effettuato un carico di gpl a Livorno.

L'uomo avrebbe tamponto un tir, a sua volta piombato su una bisarca, causando un effetto domino, che ha portato all'incendio dei mezzi che, dopo alcuni minuti, ha fatto esplodere la cisterna. La deflagrazione ha fatto crollare buona parte del ponte dell'A14, formando un enorme cratere. L'onda d'urto ha raggiunto negozi, ristoranti e case nella zona, provocando un centinaio di feriti, colpiti soprattutto dalle schegge di vetro provenienti dalle vetrate e dalle finestre andate in pezzi.

Il corpo carbonizzato di Andrea Anzolin è stato recuperato dai soccorritori a una quindicina di metri dal cratere provocato dall'esplosione. La procura di Bologna ha aperto un'inchiesta, per capire quali possano essere state le cause dell'incidente, che potrebbe essere il risultato di un malore, una distrazione o un guasto tecnico.

Per il momento i reati ipotizzati sono quelli di disastro colposo e omicidio colposo.

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