Una tragedia ha colpito la polizia di Stato di Bologna e di tutta Italia: ieri durante la pausa pranzo un sostituto commissario di Ps si è suicidato nei locali della questura del capoluogo felsineo.
Erano le prime ore del pomeriggio quando un poliziotto di 52 anni si è chiuso nell'ufficio di gabinetto della questura e ha estratto la pistola d'ordinanza dalla fondina. Quindi ha rivolto l'arma contro di sè, la ha puntata verso il cuore ed ha fatto fuoco. La morte è stata inevitabile: il corpo dell'uomo è stato ritrovato, ormai senza vita, da alcuni colleghi che stavano rientrando dalla pausa pranzo.
Sul luogo del suicidio non sono stati trovati biglietti né messaggi e al momento non vi è alcun elemento che possa aiutare a spiegare i motivi del folle gesto da parte dell'agente.
Il sostituto commissario, spiega Il Resto del Carlino, era originario del capoluogo emiliano e lavorava in città da una trentina di anni.In questura ricopriva la carica di capo della segreteria dell'ufficio di gabinetto. Lascia la moglie e i figli.
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