Iacchetti diventa l'idolo dei pro Pal per le minacce in tv all'amico di Israele

Il comico in tv s'infuria e insulta un ospite. Ma inanella una serie di errori e "fake"

Iacchetti diventa l'idolo dei pro Pal per le minacce in tv all'amico di Israele
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La sinistra pro Pal ha finalmente trovato il suo leader, non sappiamo quanto durerà - ché gli innamoramenti progressisti sono sempre fuggitivi - ma finalmente abbiamo nome e cognome: Enzo Iacchetti, vulgo "Enzino" o "siur Enzino". Comico, celeberrimo conduttore di Striscia la Notizia, ex giovanissimo consigliere comunale comunista innamorato di Berlinguer Enrico, poi recentemente sedotto del Movimento 5 Stelle, e due giorni fa tornato al primo amore rosso alla corte di Berlinguer Bianca. Rewind: martedì sera il comico, in veste di commentatore di politica internazionale, è ospite a Carta Bianca, su Retequattro, insieme a lui Eyal Mizrahi, presidente degli Amici d'Israele e l'immarcescibile Mauro Corona.

Il tema, ovviamente, è la guerra in Medioriente. Mizrahi, ovviamente, essendo amico di Israele, difende le posizioni di Tel Aviv. Iacchetti, essendo di sinistra, ovviamente, attacca Netanyahu. Insomma, il solito copione, si potrebbe dire. Invece no, perché questa volta c'è un innalzamento del livello dello scontro a livelli quasi fisici. Florilegio minimo del teleassalto di Iacchetti e delle varie fake news propalate: "Non dica ste stronzate!" (sul numero delle vittime dall'inizio del conflitto), "Bianca, me lo dovevi dire che c'era una persona senza ragionamento, altrimenti me ne vado o se ne va lui" (lezione di democrazia al rovescio n°1), "Ve ne fottete della comunità internazionale"; "Israele ha sempre aggredito", falso, non risulta che Tel Aviv abbia iniziato guerre dal 1948, fatta parziale eccezione per l'operazione difensiva dei sei giorni del 1967; "Sono secoli che..." Israele è nato nel 1948, nemmeno 80 anni fa. "Non è una guerra, c'è un solo esercito, quello di Israele...", peccato che Hamas conti decine di migliaia di miliziani armati fino ai denti dall'Iran e da altre forze islamiste. E poi, in un inarrestabile climax ascendente, la rissa e le minacce: "Tu non conosci niente, non conosci la storia sei qui e fai una figura di merda (rivolto a Mizrahi, ndr)". Rissa che degenera quando Mizrahi chiede al comico, che lo incalza sulle morti di minorenni, di "definire cosa significa bambino". Iacchetti esplode: "Io non voglio parlare con lui, non mi chiamare più quando c'è un contraddittorio, perché in questa guerra non ci deve essere un contraddittorio" (lezione di democrazia al rovescio n°2, che poi, se non accetti il contraddittorio, non vai in un talk show e fai i monologhi a teatro). Mizrahi rilancia con una deduzione tanto provocatoria quanto banale: "Lei è un fascista". La reazione è degna di una rissa di periferia: "Stronzo, vengo giù e ti prendo a pugni, so che sei qua sotto". Fine dello spettacolo (osceno). Inizio della beatificazione di Enzino Iacchetti, nuovo leader del fronte anti Israele. Il filmato in pochi minuti diventa virale sui social e spopola sui siti di informazione, i grillini plaudono, Scanzi va in visibilio, la galassia sinistra anche. Iacchetti gongola e rilancia da Instagram: "Oggi si parla solo di me, avevo davanti un essere impossibile, provocatore, bugiardo, ignorante e quindi se dovessi ritornare a fare Cartabianca stasera direi esattamente in quel modo tutte le parole che ho detto, dalla prima all'ultima". Mizrahi risponde così a chi gli chiede se voglia far pace: "Ha minacciato di menarmi, non penso voglia stringere la mano a chi considera un avversario solo perché pensa diversamente da lui".

Da Striscia la Notizia alla Striscia di Gaza, da comico a esperto di politica internazionale e capopopolo

dei pro Pal più aggressivi. Certo, se vai in tv per parlare di pace e finisci per minacciare di prendere a cazzotti il tuo interlocutore, beh, nella migliore delle ipotesi, la tua missione è fallita. Roba da tapiro d'oro.

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