Gli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni hanno depositato al tribunale di Bergamo l’istanza di scarcerazione di Massimo Bossetti, in carcere da quasi due mesi con l’accusa di avere sequestrato e ucciso Yara Gambirasio. I due legali sono arrivati in tribunale intorno alle 11.40 per presentare l’atto.
Il muratore di Mapello è in carcere perché il suo Dna è stato trovato sui leggins e sugli slip della 13enne scomparsa da Brembate di Sopra il 26 novembre del 2010 e trovata uccisa in un campo di Chignolo d’Isola esattamente 3 mesi dopo. A suo carico vi è anche il fatto che, nel pomeriggio della 538em;">scomparsa, il suo cellulare agganciò la stessa cella a cui si era agganciato quello della ragazza. Sul corpo di Yara furono trovate tracce di materiale edile e Bossetti è, appunto, un muratore.
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