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Brasile, violenti scontri in piazza per l'aumento del prezzo dei trasporti

Scontri tra polizia e manifestanti a Rio e a San Paolo. A scatenare la furia il rincaro delle tariffe di bus e metro

Brasile, violenti scontri in piazza per l'aumento del prezzo dei trasporti

Il Brasile vive un momento complesso: la situazione economica non è più quella di qualche anno fa, quando l'economia cresceva e registrava un +4% del Pil. L'eterno Paese del futuro, che è sempre ad un passo dal diventare una potenza economica, finisce sempre per "inciampare" troppo presto, mandando a monte tutte le buoni intenzioni iniziali. Adesso, assieme alla recessione economica si registra una inflazione da record: infatti, nel 2015 il tasso di crescita dei prezzi al consumo ha superato la soglia psicologica del 10%.

In un simile contesto di instabilità economica, l'aumento del trasporto pubblico ha fatto scoccare la scintilla della protesta. I brasiliani sono scesi in piazza venerdì sera per protestare contro il rincaro delle tariffe di bus e metropolitana, aumentata di 0,40 Reais (corrispondenti a 0,8 euro). Lo scontro con la polizia è nato dopo che alcuni manifestanti hanno lanciato delle bombe nella sede della polizia municipale, scatenando la reazione degli agenti che hanno risposto usando gas lacrimogeni. Inoltre, un pullman è stato dato alle fiamme e diverse vetrine sono state spaccate.

Il bilancio è di almeno tre agenti rimasti feriti e 17 arresti.

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