Brindisi, per 20 anni ha mangiato gli avanzi di marito e suocera
13 Giugno 2019 - 15:10In provincia, a Ceglie Messapica, il dramma di una donna che ha denunciato tutto ai carabinieri
La fine di un incubo per una donna di 37 anni costretta a mangiare per diciotto anni le rimanenze di cibo del marito, un 38enne, e della suocera, una donna di 58 anni. I due in un'occasione le avrebbero anche sottratto i documenti d'identità minacciandola con un coltello. Un'identità violata, rubata, insieme alla dignità.
Il fatto è accaduto a Ceglie Messapica, un Comune in provincia di Brindisi. I due, madre e figlio, sono stati raggiunti da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla 37enne.
Il provvedimento del giudice è stato emesso dopo un mese di indagini portate avanti dai carabinieri in seguito alla denuncia della vittima che dopo quasi vent'anni ha preso il coraggio a due mani.
Non solo. La donna sarebbe stata apostrofata in tutti i modi dalla suocera invitandola ad andare via di casa.
La vittima sarebbe stata maltrattata anche con percosse dal 2001.
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