Coronavirus

Bufera su Conte in Lombardia: "Non è venuto durante il picco"

Per la prima volta da quando è scoppiata l'emergenza coronavirus, il premier Conte fa visita alla Lombardia. Gelmini: "Non brilla per tempestività"

Bufera su Conte in Lombardia: "Non è venuto durante il picco"

La Lombardia, regione più colpita dal coronavirus, sta continuando senza sosta la sua battaglia. Negli ultimi due mesi, la Regione ha lavorato giorno e notte per aprire ospedali e incrementare i posti letto nelle terapie intensive in modo da affrontare al meglio il nemico invisibile. Il tutto vedendo salire giorno dopo giorno il numero delle vittime: nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati altri 124 morti che portano il totale dei decessi a 13.449. Una regione ferita che spesso si è scontrata con il governo e che ora vede arrivare sul suo territorio, per la prima volta da quando è scoppiata l'emergenza coronavirus, il premier Giuseppe Conte.

"Udite udite... stasera il premier Conte viene in visita a Bergamo e Brescia? È la prima visita di Conte in Lombardia dall'inizio della pandemia da Covid-19", ha tuonato il parlamentare della Lega Roberto Calderoli, vice presidente del Senato. "Quando c'era la campagna elettorale per l'Umbria organizzava li una seduta del Consiglio dei Ministri per cercare di spostare i voti, quando la Lombardia contava oltre 500 morti al giorno e non bastavano i letti negli ospedali non si è fatto vedere". La visita di Conte tra Milano, Brescia e Bergamo sta infatti raccogliendo pochi consensi. "Il suo arrivo è fuori tempo massimo, dato che sono passati più di due mesi dal primo contagio e nel frattempo a Brescia, nella mia provincia sono morte quasi 2.400 persone, così come più di 13.000 in Lombardia. Si tratta di una passerella non solo inutile, ma quasi offensiva", ha affermato Viviana Beccalossi, bresciana e presidente del Gruppo misto nel consiglio della Lombardia. "La visita - ha continuato Beccalossi -, per di più annunciata all'ultimo momento, prevede l'arrivo a Brescia praticamente di notte. Forse il premier ha pudore di mostrarsi a chi ha praticamente ignorato fino ad ora". In molti avrebbero voluto vedere il premier in Lombardia molto tempo fa, quando cittadini e autorità erano nel pieno della lotta al virus. "Il premier che si reca nell'epicentro nazionale della crisi da Covid-19 è, speriamo, un importante segnale di vicinanza alle popolazioni colpite. Peccato che questo accada ad oltre due mesi dall'esplosione dell'epidemia: anche in questo caso Conte non ha brillato per tempestività", ha commentato Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Polemiche non solo per il ritardo, ma anche per le tappe del tour lombardo. "Il premier sarà a Milano, Bergamo e Brescia, ma non nella nostra provincia, Cremona, che ricordiamo essere la più colpita dal terribile virus Covid 19. Un fatto gravissimo, che dimostra ancora una volta quanto Conte e il suo Governo abbiano ormai da tempo dimenticato il nostro territorio. Una mancanza di rispetto verso quei tanti cittadini cremonesi e cremaschi che da mesi stanno vivendo una situazione drammatica senza avere mai avuto il minimo sostegno dalle istituzioni nazionali. A nome di tutte queste persone chiediamo a Conte, oltre che una legittima spiegazione, anche le scuse", hanno affermato la deputata cremonese della Lega Claudia Gobbato e il commissario provinciale della Lega di Crema Rebecca Frassini.

Nel frattempo la situazione in Lombardia continua a migliorare. Prosegue in regione il calo della pressione sugli ospedali: ad oggi i ricoverati sono 7.525 (956 in meno rispetto a ieri), mentre in terapia intensiva ci sono 680 pazienti, 26 in meno rispetto a ieri. I dimessi sono saliti a 48.471 (+1.409). Dall'inizio della diffusione del coronavirus, sono stati registrati 73.479 casi, con 590 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 920. Un dato in diminuzione, ma i tamponi effettuati oggi sono stati solo 5.053 (12.642 quelli effettuati ieri). "Dati importanti, frutto del lavoro dei nostri sanitari e tutti quelli che hanno collaborato, fino ai cittadini comuni che hanno avuto grande pazienza nello stare in casa e osservare le norme", ha commentato il vice presidente della Regione Fabrizio Sala nella diretta Facebook sull'emergenza coronavirus. "Le misure del lockdown hanno funzionato. Per la prima volta scendiamo sotto gli 8mila ricoverati - ha aggiunto - e le terapie intensive sono più che dimezzate rispetto al 3 aprile".

Per quanto riguarda le province, a Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 11.150. Rispetto a ieri, la crescita è di 37 unità. A Brescia invece si sono accertati 35 nuovi casi e il totale è arrivato a 12.599. In diminuzione rispetto a ieri, ma sempre alti, i dati di Milano. In provincia i positivi sono 18.559, 188 più di ieri quando si erano registrati 463 casi sul giorno precedente. In città invece i casi sono saliti a quota 7.

867 (+79, mentre ieri l'incremento era stato di 241).

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