Cronache

Comune del torinese finisce nella bufera: "Hanno negato l'Olocausto"

Finisce nella bufera il comune di San Francesco al Campo, che nella Giornata della Memoria ha pubblicato un post "controverso", duramente attaccato. "Hanno negato l'Olocausto"

Comune del torinese finisce nella bufera: "Hanno negato l'Olocausto"

Ha sollevato un’accesa polemica un post che il comune di San Francesco al Campo ha pubblicato su Facebook, in occasione della Giornata della Memoria. Nel post del comune del torinese viene spiegato cos’è l’Olocausto e si fa riferimento anche alla teoria del negazionismo: “L'Olocausto (dal greco ὁλόκαυστος: "hólos" = "tutto" + "kaustós" = "bruciato"), noto anche come "Shoah" (in ebraico השואה, HaShoah, "la catastrofe"), è stato l'omicidio di massa di ebrei", si legge nell'articolo, che prosegue: "avvenuto durante la seconda guerra mondiale per iniziativa della Germania nazista, guidata da Adolf Hitler, perpetrato secondo le tesi storiche tradizionaliste dominanti, secondo una sistematica e lucida volontà antisemita, che voleva sterminare fisicamente il maggior numero di ebrei possibile”.

I problemi sono nati quando andando avanti nella lettura, chi ha scritto l’articolo introduce il controverso tema del revisionismo e del negazionismo. “Di recente si sono affacciate teorie revisioniste che contestano la ricostruzione della strage dolosa, così come i numeri dei morti dichiarati dagli alleati vincitori (6 milioni), sostenendo che le morti siano state molto inferiori e per la maggior parte procurate dalle assai precarie condizioni igieniche dei campi di detenzione e dal loro sovraffollamento”. Come prevedibile, il post ha scatenato una bufera mediatica contro l’amministrazione del comune. Tantissimi nei commenti sotto l’articolo hanno chiesto al sindaco di far rimuovere l’articolo.

Da una polemica a livello locale, in un attimo la vicenda è diventata nazionale, dando vita a una dura reazione politica. Aspre parole di condanna sono arrivate dalla parlamentare del Pd Chiara Gribaudo, che tuona: “Il sindaco di quel paese dovrebbe una visita ai campi di concentramento il prima possibile, oppure parlare con chi è sopravvissuto a quell'orrore, come la senatrice Segre”. Su Facebook diversi utenti chiedono a gran voce che intervenga la prefettura e addirittura che venga aperta un’inchiesta da parte della magistratura. Pesante la reazione espressa anche dall'opposizione, Lista Civica per San Francesco al Campo: "Ci auguriamo sinceramente che si tratti una clamorosa gaffe dovuta a incompetenza e ignoranza", hanno scritto in un lungo comunicato i consiglieri di minoranza. E ancora: “Cose queste gravissime, ma sarebbe ancora più grave se l'amministrazione comunale assumesse una posizione negazionista offendendo non soltanto i milioni di vittime dell'Olocausto ma anche l'intelligenza e la sensibilità della popolazione sanfranceschese”.

Nel pomeriggio di ieri 2 febbraio, dopo una giornata di attacchi, il sindaco Diego Coriasco ha deciso di chiarire la sua posizione, con un post in cui spiega il reale intento del post. "Desidero precisare che era nostra ferma intenzione commemorare il dramma dell'Olocausto, dice Coriasco, "se avessimo voluto negarlo, semplicemente avremmo potuto ignorare la ricorrenza. Mi rendo conto che le parole e la forma usate nello scrivere il testo possono essere state interpretate nel modo non corretto.

Tuttavia trovo assurdo e vergognoso che l'opposizione si appelli a un simile argomento per attaccarci. Mi auguro che la questione si chiuda qui, chi mi conosce sa bene che mai mi permetterei di mettere in dubbio il dramma di una realtà storica”

Pubblicato da Comune di San Francesco Al Campo su Mercoledì 27 gennaio 2021
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