Vaticano

Bufera sull'arcivescovo: indagine per riciclaggio internazionale

L'arcivescovo Balestrero è indagato dalla Procura di Genova per riciclaggio internazionale. A breve l'incidente probatorio

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Monsignor Ettore Balestrero, arcivescovo incaricato dalla Santa Sede come nunzio apostolico in Colombia e poi trasferito in Africa, è indagato per riciclaggio internazionale. L'inchiesta delle Autorità, stando a quanto si legge su La Stampa, riguarderebbe pure il fratello dell'ecclesiastico, a sua volta tirato in ballo per un'ipotesi relativa allo stesso reato. Il padre dei due, ancora, risulta sotto indagini per un'altra fattispecie: quella inerente l'autoriciclaggio.

A muoversi è stata la procura di Genova, che avrebbe attenzionato almeno uno spostamento di denaro effettuato dall'arcivescovo al familiare, dopo una indicazione fatta arrivare da Bankitalia. Si parla di circa quattro milioni di euro: "Secondo i pm Pinto e Calleri - si legge sull'Agi - l'operazione rappresentava l'atto conclusivo per far rientrare gli introiti d’un maxi contrabbando". Ecco, quindi, uno dei fattori scatenanti l'inchiesta. La vicenda, nella sua totalità, potrebbe presentare elementi di continuità temporale: si vocifera di un meccanismo tenuto in piedi per un ventennio. Ma bisognerà attendere i tempi della giustizia tanto per vederci chiaro quanto per verificare l'entità del quadro accusatorio.

Vale la pena sottolineare che l'arcivescovo Balestrero, durante il pontificato di Benedetto XVI, ha ricoperto un ruolo all'interno della Segreteria di Stato. Non è, insomma, un ecclesiastico di secondo piano. Lo stesso Joseph Ratzinger aveva deciso di destinarlo a Bogotà. Papa Francesco, invece, ha optato per inviarlo nella Repubblica democratica del Congo, con il compito di occuparsi degli affari correnti dell'ambasciata vaticana in quella nazione.

A fare da sfondo a tutta questa storia c'è un'attività specifica: l'importazione di carne. Il quotidiano El Pais, tempo fa, aveva sollevato un vero e proprio caso riguardante la famiglia Balestrero: sarebbero riusciti a farsi consegnare delle licenze atipiche da quello che oggi si chiama Wto. Il fine? Trasportare una quantità di carne maggiore rispetto a quanto previsto dalle normative.

Questo presunto giro interesserebbe almeno tre nazioni: Argentina, Spagna e Italia. La donazione individuata dagli investigatori potrebbe rivelarsi decisiva ai fini inchiestistici. Balestrero è già stato sentito dagli inquirenti, ma si è dichiarato non consapevole dei fatti a lui contestati.

Alla fine di novembre si terrà l'incidente probatorio.

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