Tutto inizia nel dicembre del 2014. L'immobile di otto appartamenti a Viareggio è disabitato, ma in sicurezza. Un gruppo di immigrati, accompagnati da tre italiani, ne rompono i sigilli e lo occupano. Cacciarli dunque diventa praticamente impossibile. E così, quasi quattro anni dopo, il proprietario della struttura non può più utilizzarlo. E nessuno fa nulla per liberarlo.
L'incredibile vicenda, raccontata dalla Nazione, è stata portata alla luce dal deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli: "È assurdo - ha detto - che in una nazione civile delle persone, per lo più immigrati e clandestini insieme anche ad alcuni bambini, occupino un immobile e i proprietari non ci possano entrare". La critica, è ovvio, è rivolta al Comune di Firenze e a Nardella, reo di non aver "risposto agli appelli per il ripristino della legalità".
Il fatto drammatico è che la società proprietaria dell'immobile oltre al danno si ritrova col dover fare i conti pure con la beffa. Il motivo? Lo spiega Carlo Vadi, rappresentate della società, alla Nazione: "Ogni anno - dice - pago almeno 100mila euro di spese senza avere nemmeno il diritto di entrare". Sono le tasse a pesare sul groppone.
E pensare che, teoricamente, l'immobile dovrebbe essere ristrutturato. Ma non si può per colpa degli inquilini abusivi. "Il Pd e gli amici di Renzi - conclude Donzelli - preferiscono tutelare gli abusivi aiutati da movimenti organizzati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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