Coronavirus

"Qui non vogliamo i positivi". Scoppia rivolta anti-migranti

Scatta l'ira dei residenti di Amantea per l'arrivo di 13 pachistani positivi al Coronavirus: "Forti preoccupazioni, il governo intervenga per evitare che possa accadere il peggio"

"Qui non vogliamo i positivi". Scoppia rivolta anti-migranti

Una notizia che ha fatto scattare l'ira dei cittadini e che ora rischia di avere delle gravi conseguenze: l'arrivo di 13 immigrati positivi al Coronavirus ha provocato la dura reazione da parte dei residenti di Amantea, cittadina della costa tirrenica in provincia di Cosenza. Si tratta di 13 pachistani risultati positivi al Covid-19 dopo essersi sottoposti al tampone ma, essendo asintomatici, non è stato ritenuto necessario il ricovero in ospedale. Come si può vedere dal video pubblicato dalla pagina Facebook "Una voce dall'Universociale", circa 200 persone sono scese in strada bloccando il traffico lungo la SS18 (alcune si sono anche sdraiate a terra) per chiedere la massima sicurezza e il trasferimento immediato dei migranti in un centro più idoneo. La presenza dei profughi è già da tempo un tema sentito in questa località: sul posto sono già schierate le forze dell'ordine per presidiare la situazione.

La tensione si è alzata dopo lo sbarco di 70 migranti avvenuto nella giornata di ieri sulla costa jonica: venerdì sera i profughi erano stati avvistati a bordo di un'imbarcazione a largo di Caulonia e sono stati poi trasportati fino al porto con una motovedetta. I test rinofaringeo sono stati eseguiti nelle scorse ore a Reggio Calabria, da Roccella Ionica in una struttura Cas di Amantea. Intanto la task force dell'Asp di Cosenza ha provveduto ad avviare i protocolli e sta gestendo il focolaio degli stranieri.

"Forti preoccupazioni"

In Italia non si placa la raffica di sbarchi: sulla questione è intervenuta Jole Santelli, che ha voluto ribadire tutti gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l'epidemia è ancora fuori controllo. "Siamo stati facili profeti quando abbiamo avvertito il governo circa i pericoli relativi a un'immigrazione fuori controllo. Purtroppo, però, non abbiamo avuto ascolto e ora ci troviamo tutti a dover far fronte alle conseguenze di queste non scelte", ha dichiarato la governatrice della Calabria.

Contrarietà riscontrata anche in casa Partito democratico, nella persona di Enza Bruno Bossio: "Anche perché Amantea non è una cittadina qualsiasi: è uno dei centri turistici e commerciali più importanti e popolosi della Calabria. Chi ha avuto l’idea di scegliere un luogo con queste caratteristiche certamente non ha fatto la scelta più logica". La parlamentare del Pd questa mattina ha sentito il prefetto di Cosenza e il responsabile del dipartimento prevenzione dell'ASP, che l'hanno rassicurata sulle modalità con le quali è avvenuto il trasferimento: "Da Roccella i migranti sono stati trasportati, senza alcun contatto con la popolazione di Amantea, direttamente nella struttura e da lì non sono più usciti".

Inoltre è stato garantito che gli immigrati non usciranno per tutta la quarantena, grazie a un controllo costante delle forze dell'ordine e a un monitoraggio dei medici dell'Azienda Sanitaria. "Non nascondo forti preoccupazioni per la notizia appresa ieri del trasferimento ad Amantea di tredici migranti risultati positivi al covid 19. La Calabria in generale non è in condizioni di fronteggiare emergenze di questa portata ed una situazione del genere", è stato il commento di Graziano Di Natale.

Il segretario-questore del Consiglio regionale ha infine aggiunto che sarebbe fondamentale un rapido intervento del governo "per evitare che possa accadere il peggio".

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