È triste vivere con la certezza che la tua casa stia per crollare. Costruita con i sacrifici di una vita consumata fra le fatiche dei campi e i doveri familiari, la casa di Rosa, vedova e con i figli lontani, potrebbe, da un momento all'altro, sbriciolarsi anche senza bisogno di una scossa di terremoto.
Le sue lacrime sono il segno, la testimonianza, la cicatrice di un dolore quotidiano che sta minando anche la sua salute. Per il sindaco ci sarebbe l'opportunità di ospitarla temporaneamente in un albergo. "E poi? Dopo la generosità dei primi tempi, che fine farei? E la mia casa? No, da qui non mi muovo. Qui resto fino alla fine." Rosa, come tutte le persone che temono di essere strappate dalla propria quotidianità non se la sente di staccarsi dalle "proprie cose", quei piccoli oggetti che la fanno sentire sicura e serena (guarda il video).
Nonostante sotto i suoi piedi, ci sia il nulla. Rosa vive a Petilia Policastro, una cittadina di dieci mila abitanti nel cuore del Marchesato, quella ampia zona della Calabria famosa in passato per gli allevamenti di ovini e i buoni formaggi. "Lo Stato ci ha abbandonati." Dichiara il sindaco mentre guida la sua panda 4x4 sulla "strada" costruita sul vecchio tracciato della ferrovia. È l'unico modo per accedere in città. Tutte le strade, infatti, sono franate da mesi e, i cittadini, sprovvisti di mezzi adeguati rimangono imprigionati in paese. "Qui sta crollando tutto. Petilia sta scivolando a valle. Da tempo lotto contro uno Stato sordo. Nessuno ci ascolta e la burocrazia ci soffoca. Sono mesi che non chiudo occhio preoccupato dalla gravità della situazione che potrebbe degenerare da un momento all'altro. Soprattutto per quel che riguarda la sicurezza stradale." Ci dice il sindaco Amedeo Nicolazzi.
E mentre il primo cittadino ci perde il sonno - e non la faccia - ci si chiede cosa resti di “#ItaliaSicura", il progetto tanto celebrato dall'ex premier Matteo Renzi e del quale si sono perse evidentemente le tracce.
Considerato lo stato delle cose a Petilia. Il paese dimenticato. E pensare che proprio Renzi, un anno fa, a Genova, aveva dichiarato: “La lotta al dissesto non si fa con le parole ma coi cantieri.” Mai visti. Soprattutto a Petilia.
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