Cronache

La casa più sostenibile? Solare, in legno e italiana

Il prototipo realizzato dall'Università Roma Tre si è aggiudicato la Coppa del mondo di Bio-architettura. In gara 19 team europei

La casa più sostenibile? Solare, in legno e italiana

And winner is RhOME (for denCity)! La casa solare progettata e costruita dal dipartimento di Architettura di Roma Tre si è aggiudicata il Solar Decathlon Europe 2014.

Di cosa si tratta? Solo del campionato del mondo dell'efficienza energetica, dell'innovazione, della sostenibilità e della bellezza ideato dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti che quest'anno ha scelto come sede della competizione il parco di Versailles, in Francia. Almeno in questo l'Italia si è dimostrata veramente campione del mondo battendo gli altri 19 team internazionali in gara tra cui Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Olanda, Stati Uniti e Svizzera e conquistando la coppa del mondo in Bio-Architettura.

Ma andiamo con ordine, il prototipo abitativo progettato dagli studenti dell'Università di Roma Tre, capeggiato dalla professoressa Chiara Tonelli come responsabile del progetto, è stato realizzato in collaborazione con l'altotesina Rubner Haus, leader nella progettazione e costruzione di edifici in legno e rappresenta una nuova soluzione abitativa a impatto zero. L'abitazione, un appartamento di 67 metri quadrati, condensa al suo interno comfort e tecnologia con elevate prestazioni in termini di efficienza energetica, abbattimento (quasi) totale degli sprechi e utilizzo di materiali riciclati. In altre parole, la casa interamente in legno è pensata per ospitare fino a tre persone, la produzione energetica è affidata a pannelli solari fotovoltaici integrati negli schermi ombreggianti delle logge. Il sistema Smart Energy Management monitorizza invece i consumi energetici mentre la gestione caldo/freddo è affidata alla pompa di calore multistagionale by Daikin Italy che utilizza un gas refrigerante con un potenziale di riscaldamento globale inferiore del 67% rispetto a quelli tradizionali al quale si aggiunge il sistema di «difesa passiva» della casa ovvero un manto che ricopre interamente l'abitazione riducendo di oltre due terzi il potenziale di riscaldamento globale.

Il cuore della casa è invece rappresentato dal 3D Core, totalmente prefabbricato in modo da ridurre tempi e costi di assemblaggio, che contiene tutti gli impianti: quello idrico-sanitario (con rubinetti che riducono dell'80 per cento il consumo dell'acqua), l'elettrico e del trattamento dell'aria. La struttura in legno risulta essere anche antisismica.

Nel corso della competizione, l'abitazione è stata quindi sottoposta a verifiche di costruzione e qualità architettonica, ingegneria ed efficienza energetica, design e trasportabilità. Bilancio energetico, condizioni di comfort e funzionamento della casa sono stati inoltre monitorati dai giudici durante tutta la durata della gara. Il risultato? RhoOMe for denCity è risultata la migliore di tutto il palmares presente.

La casa ideale a zero impatto ambientale.

Commenti