Cronache

Casalino scarica senza pietà Conte: "Ora sono ubriaco di libertà, con lui lavoravo 23 ore"

Rocco Casalino è scomparso dalla circolazione. Dopo la sua autobiografia, cosa ha in mente di fare? Intanto si sente "libero"

Casalino scarica senza pietà Conte: "Ora sono ubriaco di libertà, con lui lavoravo 23 ore"

Dove è finito Rocco Casalino? Non si sa. Anzi no: è stato ospite (virtualmente) a Propaganda Live. Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, l'incarico esplorativo di Roberto Fico e la formazione del nuovo governo con Mario Draghi, l'ex concorrente del Gf è scomparso dai radar. In questi giorni così concitati aveva pure bloccato (temporaneamente) la vendita della sua autobiografia, Il portavoce. Poi, però, ci ha ripensato: il Conte Ter era infattibile, alcuni stralci del suo testo erano stati scoperti e il suo lento declino era iniziato, perché non buttarsi? Così Rocco ha fatto marcia indietro e ha deciso di far uscire il suo libello il 16 febbraio prossimo.

Per farsi un po' di pubblicità e per tornare sulla cresta dell'onda (ricordiamo che nel suo testo scrive di essere "uno degli uomini più decisivi di questi anni". Aggiungiamo un simpatico "eh, si vede") il 4 febbraio - senza il minimo imbarazzo - pubblica su Facebook il link di Amazon che rimanda allo store per acquistare la sua autobiografia. Da lì in poi silenzio tombale. Nessuno riesce più a beccarlo. Nessuno sa che fine abbia fatto. Nessuno sa che lavoro andrà a fare (a parte quello dello scrittore). Nessuno sa niente di lui. Ma ora arriva Propaganda Live a tranquillizzarci: il buon Rocco sta bene.

Questa sera, infatti, è stato "ospite" della trasmissione di La7. Diego Bianchi ha intervistato l'ex portavoce di Giuseppe Conte. Come sta Casalino? "Sto meglio, adesso passeggio. Ho un ritmo più tranquillo perché i ritmi prima erano folli. Non hai idea, stare dietro a Conte", confessa l'ex spin doctor dell'ex avvocato del popolo. Il giornalista gli dice di volergli rubare ancora qualche minuto e Rocco stupisce tutti: "Adesso sono libero. Possiamo stare insieme tutta la giornata. Prima dovevo seguire lui che lavorava tipo 23 ore al giorno, capito? Io non mi reggevo in piedi. Credo che l'ultima volta a Bruxelles abbia saltato totalmente una notte. Noi potevamo dormire qualche ora, lui no perché era dentro il Consiglio europeo". Ah.

Bianchi se la ride, un po' lo prende in giro e un po' lo incalza con le domande. Ovviamente, non poteva non chiedergli qualcosa sulla sua autobiografia. Leggeremo mai questo testo? "Sìsì, esce". "La notizia - ci rassicura Rocco - non doveva uscire quel giorno lì (2 febbraio, ndr) perché c'era la crisi (di governo, ndr) e quindi non sapevo cosa fare e ho detto 'no'. E così è uscita male". Va beh dai, ti perdoniamo.

Tra una pacca sulla spalla e un sorrisino che si percepisce dalle rughe sotto gli occhi, c'è spazio anche per il fallito Conte Ter? Quando hanno capito che non sarebbe decollato? Secondo Casalino da un po', esattamente da novembre - dice - nell'aria si respirava un altro progetto. Addirittura? "A noi onestamente non quadravano tante cose - continua Rocco -. Si aveva già la sensazione che il percorso fosse segnato". Bene. Se ciò che dice l'ex portavoce di Conte fosse vero, perché l'ex premier è andato avanti per mesi con questa farsa? Cercando di raccattare gente qua e là? Mistero.

Nell'intervista, si lascia andare a frasi simili a "sono già ubriaco di libertà", "io ora sono un iscritto e attivista dei Cinque stelle", "per la prima volta ho il piacere di rappresentare me stesso e non qualcun altro". Curioso: Rocco sembrava così felice accanto alla sua creazione. Ora la rinnega? Beh, magari vuole evitare di affondare insieme a Conte. Comprensibile, anche se temiamo che possano fare la stessa fine.

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