Coronavirus

Quanto resistono gli anticorpi? Le ultime scoperte sul Covid

La risposta immunitaria al virus è più forte nelle forme più gravi e si riduce in tre mesi. A scoprirlo uno studio inglese su 96 malati di Covid

Quanto resistono gli anticorpi? Le ultime scoperte sul Covid

A guarire prima e meglio sembrerebbero soprattutto i casi più gravi. Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Microbiology la risposta immunitaria al Covid, diminuisce nei tre mesi successivi all'infezione e dipende dalla gravità della malattia. Se qualche mese fa si ipotizzava addirittura una 'patente d'immunità', adesso la scienza inizia a fornire qualche risposta. Lo studio del King's College di Londra, riporta Adnkronos, risponderebbe anche alla questione della durata degli anticorpi nei soggetti guariti da Covid. L'ipotizzata patente di immunità parrebbe ormai un miraggio, ma le nuove scoperte sulla risposta dell'organismo al virus si annunciano decisive per la progettazione del vaccino e la cura della malattia.

I pazienti più gravi producono più anticorpi al Covid

Se è certo che in tutte le persone infettate da Sars-CoV-2 si innesca una risposta immunitaria al virus, non è ancora chiaro per quanto tempo si è protetti. Il team di Katie Doores, la coordinatrice dello studio del King's College, ha esaminato la risposta anticorpale di 59 pazienti e 37 operatori sanitari presso la Guy's and St Thomas' Nhs Foundation Trust di Londra per i tre mesi successivi all'insorgenza dei sintomi del coronavirus. Il picco della produzione di anticorpi si raggiunge dopo circa un mese dalla comparsa dei primi sintomi. Poi, l'immunità al virus inizia a diminuire progressivamente. Ma a stupire è il legame tra reazione immunitaria e gravità della malattia. Le persone che avevano avuto una forma di Covid grave hanno generato la risposta anticorpale più forte e, anche se la risposta diminuisce nel tempo, gli anticorpi neutralizzanti risultano ancora rilevabili più di 60 giorni dopo l'inizio dei sintomi.

L'immunità al Covid dura solo tre mesi

Nei soggetti positivi, ma con sintomi più lievi si è riscontrata una risposta immunitaria minore ed è diminuita più velocemente rispetto ai casi più gravi. Alcuni operatori sanitari, ad esempio, non hanno prodotto una quantità di anticorpi rilevabile nel periodo successivo di monitoraggio. Secondo le ultime scoperte della scienza, dunque, le persone che soffrono di una forma di Covid più grave possono essere protette per periodi più lunghi rispetto alle persone che manifestano sintomi più lievi. Ma il meccanismo di reazione immunitaria al Covid è molto simile ad altri coronavirus stagionali. Per cui, suggeriscono gli autori dello studio inglese, per essere efficaci, i vaccini anti-Covid dovranno innescare una quantità di anticorpi paragonabile a quella registrata nei pazienti gravemente malati.

Ma vista la durata limitata dell'immunità, bisogna già mettere in conto che vaccinarsi una volta sola non sarà sufficiente.

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