Cronache

Caso Grillo jr, mercoledì il processo per stupro: in aula chat e telefonate degli imputati

Mercoledì inizierà il processo a carico di Ciro Grillo, figlio di Beppe, e dei suoi tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 19enne nella villa del comico genovese

Caso Grillo jr, mercoledì il processo per stupro: in aula chat e telefonate degli imputati

Mercoledì 1 giugno inizierà il processo a carico di Ciro Grillo, figlio di Beppe, e dei suoi tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa 19enne.

Lo stupro, su cui si dovrà pronunciare il tribunale di Tempio Pausania, si sarebbe consumato nel luglio del 2019 nella villa in Costa Smeralda del comico genovese. Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria sono gli amici di Ciro Grillo che sarebbero stati co-protagonisti della presunta violenza. I quattro ragazzi, infatti, sostengono che i rapporti sessuali si siano svolti tra "consenzienti", ma il procuratore Gregorio Capasso ritiene, invece, che la violenza ci sarebbe stata. Mercoledì saranno sentiti anche i sette agenti di polizia giudiziaria che testimonieranno in Aula. I quattro giovani, invece, non saranno presenti all'udienza e, in particolare, dovranno rispondere a varie accuse. La ragazza italo-norvegese,, assistita dall'avvocato Giulia Bongiorno, sarebbe stata "costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno", poi"afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka" e, infine, "costretta ad avere rapporti di gruppo". I quattro giovani, secondo l'accusa, avrebbero "approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica".

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Secondo l'accusa non vi fu "sesso consenziente", ma "violenza sessuale di gruppo", diversamente da quanto sostiene la difesa degli indagati. A testimoniarlo sarebbe la vittima dello stupro che, mentre la sua amica ancora dormiva, intorno alle sei del mattino, sarebbe "stata costretta" ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box doccia del bagno, con uno dei ragazzi. "Gli altri tre indagati hanno assistito senza partecipare", si legge nel verbale. Dopo aver fatto ubriacare la ragazza con della vodka contro la sua volontà, si sarebbe consumata un'altra violenza. "La ragazza ha poi perso conoscenza fino alle 15 quando è tornata a Palau", scrivono i pm della procura di Tempio. La "lucidità" della vittima"risultava enormemente compromessa" quando è stata "condotta nella camera matrimoniale dove gli indagati" l'avrebbero costretta ad avere "cinque o sei rapporti" sessuali.

Secondo la ricostruzione dei pm, quella notte di metà luglio 2019, Ciro Grillo e i suoi tre amici, dopo trascorso una 'notte brava' al Billionaire, sono tornati nella villa insieme a due studentesse milanesi. La Procura sarebbe in possesso di fotografie ritrovate sui cellulari dei ragazzi e anche di qualche intercettazione. Nel corso di questo anno e mezzo di indagini è stato messo sotto controllo anche il telefono di Parvin Tadjik, madre di Ciro e moglie di Beppe Grillo, la quale ha sempre dichiarato di non essersi mai accorta di nulla quella sera perché dormiva in un appartamento vicino. I quattro giovani, dal canto loro, si difendono raccontando che dopo il primo rapporto sessuale, la vittima e il primo ragazzo sarebbero andati a comprare le sigarette e, una volta ritornati, lei avrebbe consumato dei rapporti sessuali anche con gli altri ragazzi con cui, nei giorni successivi, avrebbe anche scambiato una serie di messaggi.

La ragazza, poi, avrebbe denunciato i quattro violentatori solo dopo essere tornata a casa a Milano, dopo aver effettuato una visita alla clinica Mangiagalli.

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