Cronache

La nave, il porto, le procedure: le carte dell'accusa a Salvini

Il tribunale dei ministri di Palermo ha voluto mandare a processo Matteo Salvini: ecco le ipotesi di reato e la linea dei giudici

La nave, il porto, le procedure: le carte dell'accusa a Salvini

La richiesta al Senato è giunta dal tribunale dei ministri di Palermo: dal capoluogo siciliano, così come sottolineato dall’AdnKronos, è stata avanzata a Palazzo Madama la possibilità di mandare a processo Matteo Salvini.

Ad anticiparlo è stato lo stesso segretario della Lega, il quale ha reso nota questa richiesta in una nota nel primo pomeriggio di oggi: “Vogliono indagarmi – ha dichiarato l’ex ministro – Ma io non mollo”.

Il caso questa volta riguarda l’Ong spagnola Open Arms. Si tratta della stessa organizzazione la cui nave in questo momento è nei pressi di Pozzallo in attesa di entrare con 363 migranti a bordo, ma che ad agosto è stata protagonista dell’ultimo braccio di ferro tra un’organizzazione non governativa ed il governo gialloverde.

Un episodio quello, entrato nella lente di ingrandimento in primis della procura di Agrigento. Il 20 agosto, il procuratore della città dei templi Luigi Patronaggio è salito a bordo della Open Arms, ferma da quasi una settimana a largo di Lampedusa dopo il blocco stabilito dal Viminale in cui, ancora per pochi giorni, sedeva Matteo Salvini.

Patronaggio, dopo aver constatato la situazione a bordo, ha quindi deciso di porre sotto sequestro la Open Arms e far sbarcare i migranti a Lampedusa. Secondo il magistrato, le condizioni sulla nave non permettevano di far aspettare ancora altri giorni prima dell’approdo. Una volta tornato nei suoi uffici di Agrigento però, Patronaggio ha deciso di aprire un’inchiesta sull’accaduto. E, in particolare, come per il caso Diciotti dell’agosto 2018, vedere se ci sono o meno responsabilità sul blocco imposto alla Open Arms.

Da qui dunque, l’inchiesta nei confronti di Salvini. Quest’ultimo, essendo ancora ministro durante i fatti recriminati, deve essere giudicato da un apposito tribunale dei ministri. Per questo a novembre l’inchiesta passa dalla procura di Agrigento a quella di Palermo. Qui il procuratore Francesco Lo Voi ha sposato la stessa linea del collega di Agrigento, prima di passare il fascicolo al competente tribunale dei ministri del capoluogo siciliano.

La svolta delle scorse ore riguarda per l’appunto il giudizio dato sulla vicenda dal tribunale in questione. Secondo il collegio, Matteo Salvini deve andare a processo. I reati a lui contestati sono quelli di sequestro di persona ed omissione di atti d’ufficio. La palla passerà, così come per il caso Diciotti e per il più recente caso Gregoretti, alla giunta per le immunità del Senato.

Secondo i magistrati palermitani, Salvini “ha ignorato l’emergenza sanitaria a bordo della Open Arms”, è questo il passaggio principale scritto nell’ordinanza che a breve verrà trasmessa in Senato.

Ed ora dunque, come nei mesi scorsi, occorrerà vedere cosa potrebbe accadere sia a livello giudiziario che politico.

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