Cronache

Il caso Saman verso una svolta: "Il cugino pronto a parlare"

Dalle sue parole, anche se dovessero essere tese a discolparsi e ad alleggerire la propria situazione, potrebbero arrivare indicazioni importantissime per le indagini

Il caso Saman verso una svolta: "Il cugino pronto a parlare"

Aveva negato il suo coinvolgimento nella scomparsa della ragazza dicendosi pronto a chiarire i fatti, fornendo indicazioni sui suoi spostamenti. È stato riascoltato nel pomeriggio di ieri dagli inquirenti, su sua richiesta, Ikram Ijaz, il cugino di Saman Abbas, la 18enne pakistana residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, scomparsa due mesi fa da casa che gli inquirenti ritengono sia stata uccisa per mano dello zio e sepolta dopo aver rifiutato un matrimonio combinato dai familiari in patria. L'uomo, nell'interrogatorio di garanzia del giugno scorso dopo l'arrivo in Italia, seguito all'arresto in Francia avvenuto il 28 maggio, aveva rilasciato solo dichiarazioni spontanee, dicendo di non essere responsabile della sparizione di Saman. Difeso dagli avvocati Luigi Scarcella e Domenico Noris Bucchi, aveva però manifestato agli inquirenti la volontà di rendere ulteriori dichiarazioni più approfondite al magistrato.

Qualcosa è cambiato e il giovane ha chiesto di essere ascoltato. Gli inquirenti, come riporta il quotidiano Il Messaggero, non si aspettano una confessione, né un'indicazione puntuale su dove si trovi il corpo della ragazza. Ma è chiaro che dalle sue parole, anche se dovessero essere tese a discolparsi e ad alleggerire la propria situazione, potrebbero arrivare indicazioni importantissime per le indagini. L’interrogatorio di pm e carabinieri, ancora segreto, potrebbe anche aver preso le mosse dalla perizia tecnica sullo smartphone, possibili ulteriori dettagli per l'inchiesta. La Procura, intanto, si è portata avanti con il lavoro chiedendo un incidente probatorio per sentire il fidanzato di Saman. Si tratterebbe del secondo interrogatorio, dopo quello a cui è stato sottoposto il fratello minorenne della ragazza.

Gli inquirenti hanno intenzione di raccogliere la testimonianza del giovane per utilizzarla come prova ai fini del processo. Il ragazzo non era ben visato dalla famiglia di Saman, dalla quale avrebbe ricevuto minacce e pressioni per lasciarla. Negli ultimi giorni è stato più volte in televisione, ospite delle trasmissioni Chi l'ha visto? e Dritto e Rovescio. Lo scopo della Procura è acquisire agli atti del processo la sua testimonianza relativa alle ultime ore di vita di Saman quando, con messaggi precisi e circostanziati, gli ha raccontato il clima intimidatorio che si stava respirando all’interno della sua famiglia.

Era stato proprio il fidanzato, infatti, ad avvertire i carabinieri, dopo che da qualche giorno non sentiva più la ragazza, la quale aveva già intuito i progetti criminali della famiglia nei suoi confronti.

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