Catania, morto in villa: "È stata la moglie"

Avrebbe inscenato rapina per uccidere il marito. In un primo momento si pensava ad una rapina

Catania, morto in villa: "È stata la moglie"

Non è stato un bandito a uccidere ieri Alfio Longo nella sua villa di Biancavilla ieri, ma la moglie, Vincenzina Ingrassia. La donna, che ha inscenato una rapina, è stata fermata da carabinieri di Catania. Il provvedimento è stato emesso dal procuratore Michelangelo Patanè. Dunque quella che sembrava una rapina si sta trasformando in un omicidio dentro le mura di casa. In un primo momento si era pensato ad una rapina. Invece Alfio Longo, 67 anni, elettricista in pensione, sarebbe stato ucciso da Enza Ingrassia, sua moglie. La donna avrebbe usato colpi di legno con un ceppo usato per il camino sulla testa dell’uomo fino ad ucciderlo.

Secondo quanto avrebbe raccontato la moglie in un primo momento, l'uomo avrebbe urlato ai presunti banditi: "Andate via, vi ho riconosciuto". Ma gli investigatori sono andati subito in un'altra direzione nelle indagini, rispondendo che probabilmente l'uomo avrebbe detto quella frase per intimorire gli aggressori. Intanto si stringeva il cerchio attorno alla moglie. Dalla casa erano stati sottratti alcuni oggetti d'oro e la fede del marito. Nessuno avrebbe sentito nulla. Infatti le due ville attigue a quelle della famiglia Longo erano vuote la notte scorsa perchè sono usate come luogo di villeggiatura dai proprietari.


Nel 2010 nella stessa abitazione c’era stato un tentativo di furto, ma gli abitanti di contrada Crocifisso definiscono la zona "tranquilla e senza problemi, fino ad oggi". Adesso gli inquirenti continueranno ad interrogare la donna per cui è già scattato il fermo.

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