Centrale, la riqualificazione condizionata dalla sicurezza

Il centrodestra critico. Bastoni: "Prima una bonifica". E Piscina (Zona): "Centro d'accoglienza da chiudere"

Centrale, la riqualificazione condizionata dalla sicurezza

Bene la riqualificazione, ma alla stazione Centrale serve una bonifica. Il centrodestra risponde così agli annunci di Palazzo Marino, che ha delineato gli interventi previsti per tutta l'area. «Il progetto di rigenerazione è senz'altro lodevole - sintetizza l'eurodeputato Stefano Maullu (Fi) - ma le premesse sono completamente errate: per migliorare la vivibilità della zona, innanzitutto, bisogna risolvere i problemi del degrado e dell'insicurezza». Interviene la Zona: «La riqualificazione dei magazzini raccordati tra le vie Ferrante Aporti e Sammartini - dice il presidente Samuele Piscina - è un'opera che il Municipio 2 ritiene di vitale importanza per rilanciare un quartiere con un potenziale immenso». Piscina ricorda di aver chiesto al Comune, la scorsa estate, di progettare la riqualificazione delle due vie e ammette che la «rigenerazione urbana» è necessaria per «una maggiore vivibilità del quartiere e per attirare nuove attività commerciali che speriamo si stabiliranno nei tunnel della stazione». Chiede dunque «che si arrivi presto al suo completamento fino al quartiere Greco», che ha «subito per troppo tempo il degrado causato dal Comune soprattutto con il centro per immigrati di via Sammartini». Per il presidente leghista, però, è fondamentale «chiudere quei centri comunali che non creano alcun beneficio per il quartiere», e ne «impediscono il rilancio». «La Stazione Centrale e le vie limitrofe - avverte - non possono più essere identificate come luoghi di degrado e delinquenza come avviene oggi». Da qui le sue richieste: arrivare presto alla progettazione definitiva «della riqualificazione di via Ferrante Aporti, via Sammartini e viale Lunigiana, così da finanziare i lavori già il prossimo anno» e condurre «interventi mirati» sulla sicurezza».
La chiusura dell'hub di via Sammartini la chiede anche un altro leghista, il neo consigliere regionale Max Bastoni, che giudica così i progetti: «Iniziative che possono sopravvivere soltanto se la zona venisse bonificata dalla Questura e applicata qualche ordinanza che preparasse il terreno ad insediamenti commerciali». Bastoni chiede al sindaco di collaborare col Municipio 2 per il progetto definitivo della riqualificazione delle vie e di viale Lunigiana, così da finanziare i lavori già il prossimo anno. E al questore di «intensificare la repressione dello spaccio di stupefacenti fino ad azzerarlo, impresa per nulla complessa sempre che esista la volontà di porla in essere».
Scettico anche l'ex vicesindaco Riccardo De Corato (Fdi), al quale sembra incredibile leggere «gli squilli di tromba del Comune».

«A Sala e Maran - attacca - sarebbe bastato fare due passi fuori dagli spazi a 5 stelle del Gallia, per addentrarsi tra le vie laterali e a ridosso della Centrale, dove tra spaccio, violenze e aggressioni ogni giorno o quasi si registrano fatti di cronaca nera. E in una situazione del genere Sala e Maran parlano di attività commerciali? Una sorta di Pesce d'aprile anticipato».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica