Cronaca locale

In centro e in pieno giorno: le violenze choc del clandestino

Due donne sono state aggredite e molestate in corso Buenos Aires da un immigrato irregolare con diversi precedenti. Settimana nera per la sicurezza in città

In centro e in pieno giorno: le violenze choc del maliano a Milano

Corso Buenos Aires a Milano. Sabato pomeriggio. Una delle arterie più affollate della città, specie in quel momento. È questo il teatro delle due violenze che un cittadino del Mali, immigrato irregolare e con numerosi precedenti, ha commesso contro due donne che passeggiavano affianco alle vetrine.

L'allarme è scattato attorno alle 13.30 del 26 marzo, quando alcuni passanti hanno chiamato il 112 dopo aver assistito alla seconda aggressione. Quando gli agenti della polizia municipale sono giunti sul posto, il violentatore stava immobilizzando la vittima, trattenendola con forza mentre la palpeggiava nonostante la resistenza della donna. Neppure la vista delle divise lo ha frenato, anzi: il 25enne si è scagliato contro di loro, tanto che per immobilizzarlo è stato necessario l'intervento di altri agenti. Mentre l'aggressore veniva identificato, una seconda donna - una cittadina romena di 57 anni - ha raccontato di aver subito violenze simili pochi minuti prima: anche lei è stata sorpresa da dietro, bloccata e molestata.

Entrambe le vittime sono state soccorse da un'ambulanza e poi accompagnate in caserma, dove hanno sporto denuncia. L'immigrato è stato invece trasferito tra le mura del carcere di San Vittore. La sua fedina penale racconta di precedenti per violenza privata, molestia, evasione e droga; un mese fa, il 24 febbraio, era scattato per lui un Daspo dalla zona della stazione Centrale.

Le aggressioni di ieri sono l'ennesimo caso di violenza sessuale registrato a Milano. Solo questa settimane sono tre gli episodi denunciati: giovedì mattina, una 26enne è stata palpeggiata al parco Sempione da un uomo che l'aveva avvicinata con la scusa di regalarle una rosa. L'uomo, un 44enne, è stato fermato dagli agenti e denunciato a piede libero; ha avuto così modo di colpire di nuovo poche ore più tardi, questa volta tra le vie di Brera. Quella stessa notte, due uomini avevano molestato una ragazza e malmenato l'amico che era intervenuto in suo aiuto.

La percezione della sicurezza in città è ai minimi storici, ognuno di questi episodi non fa che confermare l'impressione di molti cittadini milanesi: le strade del capoluogo lombardo, specie la sera e ancor di più per le donne, sono pericolose. Eppure l'amministrazione guidata da Beppe Sala non sembra in grado di intervenire in maniera efficace. A denunciare una situazione sempre più insostenibile è stata Silvia Sardone, europarlamentare della Lega: "Altro che capitale internazionale, Milano è la capitale italiana di stupri, molestie e palpeggiamenti. Camminare per strada è come giocare alla roulette russa: un gioco ad altissimo rischio. È normale tutto ciò? Certo che no, eppure il sindaco Sala preferisce il silenzio".

Gli fa eco lo storico esponente del Carroccio Roberto Calderoli: "Questi due casi confermano la necessità di ripensare seriamente alla mia storica proposta di una ‘castrazione chimica’, temporanea e con effetti reversibili, per questi soggetti patologici, proposta che ho presentato in ogni legislatura, inclusa quella attuale, ma mai discussa".

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