Quindi, oggi...

Il cetriolone di Macron, Conte sbrocca e Di Maio: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: i gazebo di Impegno Civico, il caso Richetti e la vignetta di Repubblica

Il cetriolone di Macron, Conte sbrocca e Di Maio: quindi, oggi...

- giornata mosciarella, lo si capisce dalle pagine internet dei giornali che vagano qua e là cercando il colpo del giorno. Senza riuscirci

- tragica la scelta della Francia di “lasciarci al buio per due anni”, staccandoci quel 5% di elettricità che di solito importiamo da Oltralpe. Tragica nel senso che l’Europa sapeva benissimo che, fatte le sanzioni, i Paesi industriali a pagarla più cara sarebbero stati Italia e Germania. A casa mia la "solidarietà europea" non la si fa staccando l’elettricità, quale che siano i motivi (in questo caso, alcune centrali in manutenzione). Ma neppure discriminando tra alleati. Infatti Macron ha preferito, al solito, l'asse franco-tedesco: fornirà a Scholz gas, il quale gli rimanderà indietro elettricità. E noi resteremo col cerino in mano, o per meglio dire col cetriolone che ci ha rifilato Emmanuel. Ma in fondo siamo abituati coi migranti di Ventimiglia, dunque di cosa stupirsi?

- Repubblica ci ha provato con la storia del neofascismo, e non c’è riuscita. Poi ha tentato con la Fiamma Tricolore, e gli è andata male. Allora è passata alle alleanze internazionali, additando Meloni come la sorella minore della “non democrazia” di Orban. Infine, adesso, ci prova con la 194. Oggi titolo paradossale: le interruzioni di gravidanza sono calate del 74%, come se fosse un peccato

- non riesco proprio a capire per quale motivo sia incomprensibile alla sinistra come possa essere legittima, perché è legittima, la posizione di chi intende ridurre al minimo gli aborti. Non vietandoli, o boicottandoli. Ma incrementando le politiche attive a favore di quelle donne che forse, magari, chissà, potrebbero non voler arrivare fino a quel punto

- aggrediti volontari di Impegno Civico e distrutto il loto gazebo. Una cosa orribile, proprio come quanto successo qualche giorno fa alla Lega e come succede spessissimo a Fratelli d’Italia. Però la notizia qui mi pare sia questa: esistono dei volontari di Impegno Civico

- Reddito di Cittadinanza, Conte sbrocca: “Renzi venga senza scorta a parlare con i cittadini a parlare ed esporre le sue idee. Dica che in Italia non serve un sistema di protezione sociale”. Se un linguaggio del genere l’avesse usato Salvini (a cui due parole, “pieni poteri”, ancora rompono le scatole) avrebbero inviato i caschi blu. Inaccettabile l’ex premier, che forse si sta facendo prendere un po’ troppo la mano dalla foga da campagna elettorale

- aridaje Letta con questa storia della destra e i legami con Orban e Putin. Ha passato due mesi abbondanti a parlare della Meloni, anziché del proprio programma. Non mi pare una grande idea

- non ho scritto nulla, ieri, sul caso Richetti e la ragazza che sarebbe stata molestata da un senatore perché garantismo richiede, soprattutto in questi casi, molta cautela. Però sentire Repubblica fare la paternale anche no. Ho stima di Stefano Cappellini, capace e intelligente. Però che dal quotidiano di Scalfari, che sulle vicende giudiziarie di Berlusconi ci ha ricamato per anni, arrivi l’invito a "tacere” sul caso Richetti... beh: mi pare un po’ troppo. Per carità, poi ha ragione. “Non assolvere e non condannare, aspettare le indagini, valutare le prove. Si chiama garantismo e non è contro nessuno, anzi è a difesa della dignità di tutte e tutti”. Tutto vero. Però forse Cappellini dovrebbe farlo stampare sulle scrivanie dei suoi cronisti

- l’ambasciata russa scrive su Twitter un post condividendo una vignetta di Altan: “Raramente ci troviamo d’accordo con ciò che scrive Repubblica, ma come non essere d'accordo con la seconda persona nella vignetta?”.

E magicamente il titolo diventa: i russi criticano (anzi “attaccano”) Repubblica. Ditemi: ma dove sta l’attacco?

Commenti