È quello che ci aspetta se dilaga il virus Greta

È quello che ci aspetta se dilaga il virus Greta

In tutta la Cina i livelli di biossido di azoto che misurano il tasso di inquinamento dell'aria stanno calando sensibilmente, e lo stesso vale, sia pure in misura minore, per quelli rilevati in questi giorni a Milano e in Lombardia. Greta e i suoi sostenitori possono esultare. È la dimostrazione che è possibile «fare qualche cosa subito, non domani» - come la ragazzina urla in faccia ai grandi del mondo per migliorare le condizioni dell'ambiente. Ma ciò che sta accadendo all'aria è anche la prova di quale prezzo si deve pagare per fare scendere subito i livelli di inquinamento, che peraltro sono già oggi accettabili in molte parti del mondo: crisi economica e finanziaria, crollo delle Borse, disoccupazione, immobilità delle persone e delle merci sia che si parli della grande industria che del bar sotto casa.

Oggi, in altre parole, sappiamo esattamente, perché lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, che cosa significhi, e che conseguenze può portare, inseguire e mettere in pratica alla lettera, le utopie giovanilistiche e ambientaliste. Significa fermare il mondo, anticamera dell'estinzione della società almeno come oggi la conosciamo.

Un assaggio dell'utopia al potere l'avevamo già avuto con l'ascesa al governo del movimento Cinque Stelle, che ha proprio nella decrescita felice e nell'ambientalismo sfrenato (non grandi opere, che significa anche non grandi ospedali) il cuore del suo Dna. Alla prova dei fatti il suo programma economico e sociale (dal reddito di cittadinanza al No Tav, fino a sostituire a Taranto l'industria dell'acciaio con quella delle cozze) si è dimostrato fallimentare e pericoloso. Il loro posto, a spiegare a tutti noi come deve funzionare il sistema e come va cambiato, è stato preso dalle sardine, perché loro sono giovani e nuovi.

Greta, grillini e sardine: venite in questi giorni a Milano e dintorni e provate a vivere, se ci riuscite, un piccolo anticipo del vostro mondo ideale: aria fresca, ospedali a mò di lazzaretti e la gente barricata in casa perché impossibilitata a muoversi e viaggiare in metrò, bus, aerei e treni.

Greta, grillini e sardine sono alla lunga un virus non meno pericoloso del Corona. Per fortuna non siamo ancora completamente in mano loro, in una perpetua assemblea studentesca.

Da questa crisi ci salveremo con le multinazionali del farmaco, il progresso della scienza, politici navigati, imprenditori coraggiosi e banchieri esperti. Se fosse per le Greta, i Santori e i Toninelli moriremmo tutti. Sicuro.

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