Cronache

"Chiaro, no?": e Fusaro dimostra (per sbaglio) l'efficacia dei vaccini

Il filosofo torinese cerca di dimostrare l'insuccesso della campagna vaccinale, ma ne conferma l'importanza. E non se ne accorge neppure. Lo sberleffo dei social

"Chiaro, no?": e Fusaro dimostra per sbaglio l'efficacia dei vaccini

Un tweet. Due parole e una foto. Tanto ci ha messo il filosofo Diego Fusaro a demolire una campagna personale contro i vaccini che va avanti da mesi. Tutto senza neppure accorgersi di quel che stava facendo.

26 dicembre, ore 19:09. Sul profilo Twitter di Fusaro, pensatore molto apprezzato dalla galassia sovranista, compare un post - l'ennesimo della giornata, come accade quotidianamente (anche a santo Stefano) - corredato di foto. Due parole: "Chiaro, no?". Sotto, la foto di un foglietto a quadretti sui erano riportati alcuni dati relativi alla pandemia: il numero dei tamponi e quello dei positivi del 21 dicembre 2021 e quello di un anno prima: "21 dicembre 2020: 87.889 tamponi, 10.872 positivi. 21 dicembre 2021: 851.865 tamponi, 30.798 positivi". Di chiaro, c'è solo l'intento: dimostrare che, nonostante l'avanzamento della campagna vaccinale, di effetti sui contagi se ne vedono ben pochi. Ma il filosofo avrebbe forse fatto meglio a poggiare per un attimo i tanto amati manuali di Hegel e affidarsi alla calcolatrice. Sarebbe stata sufficiente una proporzione: un anno fa il 12,3% dei tamponi effettuati davano esito positivo. Dodici mesi più tardi quella percentuale si è fermata al 3,61%. All'incirca un quarto.

Dimostrazione più lampante dell'efficacia dei vaccini, il filosofo no-vax non avrebbe potuto fornirla. Quando si dice eterogenesi dei fini. Subito, sotto la foto, si scatenano i commenti ironici degli utenti del social: "Quindi i vaccini funzionano", scrive un utente. "In un impeto di lucidità, analizzando i dati, il filosofo Diego Fusaro ci ha dimostrato che coi vaccini ci si ammala assai di meno,oltre ad aver meno complicanze", è il commento di un altro. Alcuni, però, sono stati ben più sarcastici: "Si chiamano percentuali, le spiegano alle medie", "La matematica, questa sconosciuta. Calcola le percentuali e guarda la differenza. Ti sarà tutto più chiaro. Eppure i grandi filosofi erano pure grandi matematici". I social network, al solito, non perdonano.

E di chiaro, sottolinea qualcuno, c'è solo una cosa: "A Fusaro non è chiara l'aritmetica".

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