Con «Cibus tec» la tecnologia si è seduta a tavola

Esistono ormai due mondi che corrono paralleli: uno viaggia alle velocità della luce via twit e blog, via post e chip; l'altro te lo ritrovi davanti la mattina alle otto, otto e mezza al massimo, nell'ora in cui tutti devono arrivare in fretta al lavoro, perché in questo mondo qui la rivoluzione non è mica arrivata ancora. E nella parte di universo in cui ti trovi in quel punto, si viaggia con un camion dell'Amsa, che così si chiama a Milano ma che nel resto d'Italia ha altri nomi però funziona nello stesso modo. In pratica: una volta, quando twit e blog e post e chip non esitevano, certe cose si facevano la sera tardi, financo di notte. Tipo dipingere le strisce sull'asfalto o - appunto - ritirare i rifiuti. Oggi invece non più, perché mentre c'è un mondo che viaggia alla velocità della luce, l'altro - quello di molti di noi - resta in coda dietro a quel camion che il suo lavoro lo fa nell'ora di punta del mattino.

E questo non - come pensa qualcuno di quelli fermi lì dietro - per un malinteso senso di progresso sindacale, ma perché dobbiamo sempre tenere in mente quello che è il nostro tempo nella considerazione di chi organizza la vita pubblica. Spazzatura, appunto.