Condannato per molestie. Si era difeso: "Sono gay"

Fare outing non è servito a molto: la condanna è arrivata e la pena è molto più pesante di quella richiesta dall'accusa

Condannato per molestie. Si era difeso: "Sono gay"

Accusato di aver molestato una ragazza nel corso di una festa, si è difeso dicendo: "Non è possibile, sono gay". Ma non è servito a molto: l'imputato 34enne è stato condannato ad un anno e 8 mesi dal tribunale di Macerata.

L’accusa contestava al giovane, residente a Treia, di aver palpeggiato, nel corso di una festa, per tre volte il fondoschiena di una ragazza che non conosceva, incontrata in una festa all’interno di un bar di Pollenza.

Aveva così deciso di fare outing, quando i magistrati lo hanno ascoltato in aula. Ed aveva così spiegato di essere omosessuale.

Cosa confermata anche da 2 testimoni. Il pm Enrico Riccioni aveva chiesto un anno e 4 mesi. E la ragazza si era costituita parte civile.

Oggi è arrivata la condanna, molto più pesante di quella invocata dalla Procura.

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