Svuotavano i conti dei clienti moribondi poco prima del decesso. Per questo motivo una promotrice finanziaria e un agente assicurativo sono stati arrestati dalla guardia di finanza di Napoli nell’ambito di un’inchiesta della procura nella quale si ipotizzano, a vario titolo, i reati di riciclaggio, truffa e frode informatica.
I due, insieme ad altre persone che risultano a loro volta indagate, riuscivano a ottenere i codici di accesso ai conti correnti dei clienti moribondi per poi impossessarsi di tutto il denaro prima dei decessi. In totale, secondo le prime indiscrezioni, il gruppo avrebbe messo a segno frodi ai danni di 15 persone per circa un milione di euro. Solo una parte del denaro è stata recuperata con un provvedimento di sequestro emesso dal gip di Napoli, Gianluigi Visco.
Le truffe
I quattro avevano archiettato un piano "perfetto" per sottrarre il denaro e utilizzavano poi i soldi dei loro clienti in punto di morte per vari acquisti. In un caso, come riporta il Messaggero, attraverso il conto corrente di una delle vittime sarebbe stato comprato un Rolex da 6.400 euro. L’orologio sarebbe stato ritirato da un uomo che si era spacciato per il titolare del rapporto finanziario con documenti risultati poi emessi dal Comune di Taranto. Subito dopo la scomparsa del loro familiare, gli eredi della vittima si sono visti così portare via circa 110mila euro. Una truffa eseguita con tre diversi bonifici attraverso il sistema di home banking della vittima. Una volta sottratti, i soldi finivano poi su un conto corrente intestato a una delle persone indagate.
Secondo quando trapelato dalle indagini inoltre, la promotrice finanziaria avrebbe architettato una truffa ai danni di una sua cliente deceduta a causa di un tumore. La consulente si sarebbe impossessata di 250mila euro spiegando agli eredi che la donna prima di morire l'aveva incaricata di acquistare di nascosto alcuni quadri da regalare ai figli. La promotrice finanziaria avrebbe avvisato i familiari via chat il giorno del funerale della vittima, precisando che avrebbero dovuto sapere del dono solo dopo la morte della loro cara.
E così la promotrice finanziaria, l’agente assicurativo e due loro complici sono finiti in
manette. Ai consulenti si ipotizzano, a vario titolo, i reati di riciclaggio, truffa e frode informatica mentre ai due compagni di truffe è stato notificato un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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