Coronavirus

Contagiano tutto il palazzo dopo il funerale: ora i rom chiedono scusa alla città

La giustificazione: "È stato un disguido, eravamo in pieno panico e disorientati". Ma i residenti sono furiosi: "I rom sono presuntuosi e fanno ciò che vogliono"

Contagiano tutto il palazzo dopo il funerale: ora i rom chiedono scusa alla città

Un intero quartiere ha seriamente rischiato di tornare nuovamente in lockdown per un gesto di inciviltà e mancanza di coscienza messo in atto da una famiglia rom, che ha partecipato all'ormai noto funerale di Campobasso. Gli spostamenti tra le Regioni anche allora erano vietati, ma i rischi del Coronavirus non sono riusciti a fermare coloro che si sono messi in viaggio per raggiungere il Molise. Come se non bastasse, al termine delle esequie, si è formata una fila di macchine che ha seguito il feretro fino al cimitero. I trasgressori sono poi tornati a Vasto, in provincia di Chieti, e avrebbero continuato a girare tranquillamente nei supermercati e nei luoghi pubblici. Risultato? Un intero palazzo infettato.

Si tratta di un edificio in cui vive un gruppo di famiglie di etnia rom. Nella mattinata di domenica 17 maggio si è verificata un'impennata di ben 14 nuovi positivi nel medesimo condominio, situato al quartiere San Paolo. L'annuncio era arrivato dal sindaco Francesco Menna, che aveva chiesto di istituire la zona rossa per evitare di vanificare gli sforzi fatti, ma la Regione Abruzzo e il prefetto "hanno risposto che per il momento basta monitorare il tutto con le sole forze dell'ordine". Infatti via De Gasperi sarà circoscritta e controllata h24; del possibile insediamento della zona rossa si discuterà solamente dopo aver visionato i dati dei prossimi giorni. Comprensibile la durissima reazione dei residenti, che non hanno trattenuto la loro rabbia: "Perché questa gente può fare quel che caspita gli pare e piace? Noi siamo stati due mesi chiusi dentro casa. Perché questi rom usciti fuori Regione non sono stati controllati da nessuno?".

"È stato un disguido"

A distanza di qualche ora sono arrivate le scuse da parte della comunità rom di Vasto: "Chiediamo scusa al nostro quartiere di questo disguido e di quanto accaduto". Il tutto accompagnato da un invito a placare l'odio razziale che a loro giudizio si sarebbe venuto a creare sui social nei confronti della famiglia: "Ci dispiace per le offese ricevute e per chi istiga all'odio razziale". Il loro auspicio è che possano terminare il prima possibile "i commenti offensivi che aumentano la tensione". A queste parole hanno fatto eco le dichiarazioni di Carmine Bevilacqua, in arte Mino Vastano: "Capisco la vostra rabbia e le vostre paure, ma come potevo fermare mia moglie per non farla andare al funerale del padre, lei che ha già perso la madre?". Il genero del rom morto a Campobasso, contattato da Il Centro, ha provato a fornire una giustificazione: "Eravamo in pieno panico e disorientati. Siamo addolorati, non potevamo aspettarci una cosa simile".

Ma le scuse non sono bastate a tranquillizzare gli abitanti del quartiere, che su Facebook hanno denunciato a più riprese quella che definiscono una vera e propria ingiustizia. In molti non credono alla scusa del disguido: "Lacrime di coccodrillo"; "Ah, ecco. È stato un disguido, allora va bene". La situazione preoccupa e non poco il primo cittadino, che ora ha chiesto ai propri cittadini la massima collaborazione "affinché il virus sia circoscritto, aiutando le famiglie coinvolte". E ha ribadito che sicuramente in seguito arriverà il momento delle responsabilità e delle sanzioni del caso, ma per il momento bisogna vivere la situazione con serenità: "Una minima sobillazione popolare potrebbe creare difficoltà ingestibili". Tuttavia nel frattempo non mancano le forte accuse: "I rom spesso si mostrano troppo presuntuosi con gli altri". C'è anche chi guida le polemiche precisando che la questione del razzismo è fuori luogo: chiunque si fosse comportato irresponsabilmente, tanto da aprire un focolaio pericoloso di Coronavirus, avrebbe ricevuto lo stesso trattamento.

"Questi le regole non sanno neanche cosa sono, hanno fatto sempre il comodo loro e non solo in questa quarantena", scrive un utente.

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