Coronavirus

"Contagiosissime": la verità di Pregliasco su Omicron 2 e 3

Le sottovarianti di Omicron sono più contagiose della variante originale: è quanto affermato da Fabrizio Pregliasco che mette in guardia sulle riaperture delle prossime settimane

"Contagiosissime": la verità di Pregliasco su Omicron 2 e 3

La situazione rimane ampiamente sotto controllo ma le sottovarianti di Omicron, se possibile, sarebbero ancora più contagiose della variante originale. L'ha affermato Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, intervistato da "Un giorno da pecora" su Rai Radio1. "Le nuove varianti Omicron, la 2 e la 3 sono contagiosissime, molto più della prima". Cosa accadrà dal 1° aprile, da quando le restrizioni anti-Covid saranno definitivamente allentate? "Non si devono aprire i rubinetti istantaneamente, sarebbe meglio che l'utilizzo del Green Pass ed altre restrizioni rimanessero ancora e venissero tolte progressivamente dal 31 marzo", aggiunge l'esperto.

"Serve buonsenso"

Anche se i contagi aumentano, la situazione ospedaliera non registra al momento criticità anche se da due giorni c'è stato un lieve rialzo nei pazienti ricoverati nei reparti ordinari. Grazie ai vaccini e alla minor aggressività di Omicron sui polmoni, l'infezione non è quella che si affacciò al mondo due anni fa. Pregliasco predica comunque prudenza. "Riapriamo con buonsenso perché vedremo tra una quindicina di giorni gli effetti di questo rialzo. Se i dati delle terapie intensive e la mortalità dovessero risalire - ha spiegato l'esperto - allora andranno fatti ragionamenti diversi sul mantenere più cautela".

Così circola Omicron

Come ci siamo occupati sul Giornale.it, esistono almeno quattro motivazioni per cui si sta registrando un aumento dei contagi in Italia: l'"effetto relax", scarsa copertura vaccinale tra i bambini, il ritardo nei booster e, come detto, la maggiore infettività delle sottovarianti di Omicron. La la sua prima versione, la BA.1, sta diminuendo per l'incalzare della BA.1.1 presente per il 36% e della BA.2 pari al 5%. Una terza sottovariante, la BA.3, è al momento presente soltanto in minima parte. "Omicron ha fatto il grande salto ed è stata in grado di infettare anche i vaccinati. Non dimentichiamo che i vaccini sono tarati sul primo coronavirus, quello 'cinese'", ha spiegato a Repubblica Fausto Baldanti, virologo del San Matteo di Pavia.

La copertura vaccinale

A proposito di vaccinazione anti-Covid, "dopo un certo tempo non scade ma la protezione va a scemare: diciamo che io che ho fatto la terza dose a novembre oggi ho il 40% di protezione per il contagio e l'80% sulle forme più gravi", ha ricordato Pregliasco in diretta Radio 1. Per spiegare l'aumento, speriamo temporaneo, dei contagi, il direttore sanitario spiega che l'inversione della curva che disegna l'andamento dei nuovi casi Covid in Italia "un pò inquieta, effettivamente, perché ad esempio i dati della Germania non ci fanno ben sperare" e "l'Inghilterra sta accelerando sulle quarte dosi di vaccino".

Ancora presto, comunque, farsi prendere da ansia immotivata: serviranno alcuni giorni per capire se l'aumento continuerà o sarà stato soltanto un fuoco di paglia.

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