- è storia di ieri sera, ma c’è sempre tempo per commentarla. Andatevi a vedere i commenti sui social: l’eliminazione della Francia dell’Europeo è una goduria per buona parte degli italiani. Ci sono meme da morir dal ridere: Mbappé che bacia il bidet invece della Coppa è da sbellicarsi. Almeno fino a venerdì, c’è di cosa festeggiare. Poi speriamo di non doverci leccare le ferite
- sulla proposta di Letta di una legge contro i cambi di casacche arriva il sostegno di uno che di questi temi se ne intende: Antonio Razzi. Sembra un paradosso, ma ha qualche ragione: se i voti te li conquisti sul campo, con le preferenze, tecnicamente potresti anche andare dove vuoi. Ma se finisci in Parlamento grazie al partito, un po’ di disciplina ci vuole. No?
- Grillo abbatte il ciuffo di Conte. Definisce il suo nuovo statuto una roba “seicentesca”, sostiene non abbia “visione politica, capacità manageriali” né “di innovazione”. Insomma: addio avvocato del Popolo, il Movimento è mio e me lo tengo io.
- si torna a Rousseau. Non essendoci un nuovo statuto, torna in campo Davide Casaleggio: sulla sua piattaforma si svolgeranno le elezioni per il Comitato Direttivo. Bellissimo: la storia del M5S è meglio di una serie tv.
- i contiani sembrano pronti a sbattere la porta. Sarà scissione? Può darsi. Conte riuscirà a portarsi dietro gli elettori oltre a un centinaio di eletti? Difficile a dirsi. Di solito gli strappi non portano mai molto lontano, vedi Alfano, Fini e soprattutto il caso Monti. Anche l’ex premier, appena uscito da Palazzo Chigi, era convinto di fare faville alle urne. Poi…
- e Rocco Casalino, che nel frattempo s’è fatto assumere dai gruppi M5S, che fa?
- Salvini al comizio a Bologna, Prodi
alla finestra che ascolta. Concludendo il suo intervento, il leghista ha salutato l’ex premier: "Buona serata professore", per poi postare una foto su Twitter: "Avversari certo, nemici mai”. Manca solo il cuoricino finale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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