Contro l'onorevole azzurra la gogna sessista grillina

Sul blog attacchi volgari alla parlamentare Siracusano (FI) che criticca il ddl anticorruzione

Contro l'onorevole azzurra la gogna sessista grillina

Quando aveva poco meno di vent'anni, Matilde Siracusano tentò il concorso di Miss Italia dalla sua Sicilia. Poi si laureò con successo e conseguì un master. A Roma arrivò alla Camera dei deputati come assistente parlamentare, lavoro che fece per sette anni. Qualcuno deve averne poi parlato a Silvio Berlusconi che la candidò con Forza Italia nel collegio uninominale di Messina. E alla Camera ci è tornata, così, da deputata, a 33 anni. Ma per certa gente, frustrata e inappagata, se hai un aspetto fisico gradevole, allora diventi la vittima prescelta. Invidia.

Questo è successo all'onorevole Siracusano, colpevole di avere dato in aula una lezione di storia sull'esperienza politica di Silvio Berlusconi criticando il ddl anti-corruzione, e per questo da una settimana bersaglio di insulti sessisti e minacce di morte a corredo di un bizzarro montaggio nel blog dei 5Stelle. Ancora ieri quei commenti schifosi non erano stati rimossi e, com'è stato ribadito in aula, il movimento non ha alcuna intenzione di farlo. Frasi irripetibili che la deputata azzurra ha voluto condividere «per testimoniare il significato di violenza di genere. L'istigazione all'odio sociale, alla violenza verbale e all'aggressione e la diffamazione a mezzo social, sono la peggiore politica che si possa esprimere e si tratta di una tendenza pericolosa che tutti insieme dobbiamo combattere», dice la Siracusano.

E ieri alla Camera è scoppiata la bagarre durante l'intervento di Francesco Paolo Sisto, onorevole di Forza Italia, che ha accusato i grillini di quegli insulti che, dalla rete e dal blog del M5s, hanno investito la collega: «Un parlamentare ha il pieno diritto di esprimere le proprie opinioni senza per questo incorrere addirittura in minacce di morte e in insulti sessisti mossi, a raffica, su uno strumento come il blog grillino che qualcuno vuole ancora definire di democrazia. Chiedo alle colleghe 5 Stelle di leggere ciò che è stato scritto e di dirci se è legittimo che sieda in quest'aula chi, non provvedendo alla cancellazione di quelle espressioni, ne è corresponsabile». Anche il portavoce di Forza Italia Giorgio Mulè si è unito al coro: «Ancora una volta i 5Stelle hanno rivelato la loro natura intrinsecamente e vergognosamente antidemocratica. I grillini sono i mandanti morali di questa volgarissima aggressione e chi ha aggredito Matilde Siracusano è un vigliacco al pari di chi lo copre».

Durante la seduta - sotto il controllo della presidente di turno Mara Carfagna che ha invitato il Movimento 5 Stelle a «riflettere su questa deriva» - hanno manifestato la loro solidarietà alla collega Emanuele Fiano (Pd), Laura Boldrini e Rossella Muroni (Leu) e il gruppo di Fratelli d'Italia. La Lega è rimasta in silenzio. Il capo gruppo del M5s, Francesco D'Uva, ha solo detto che dal suo gruppo non era arrivato alcun attacco personale alla collega di Forza Italia. Il presidente della Camera Roberto Fico (M5s) invece difende la deputata: «Bisogna combattere la visione di una società maschilista».

«Un ringraziamento - scrive la Siracusano -

a Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Maria Tripodi e Patrizia Marrocco per avermi espresso solidarietà e a tutti i colleghi che in altre forme mi hanno manifestato vicinanza». Ma da Di Maio & Co. nemmeno una parola.

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