Coronavirus

Controlli allo Stretto: adesso la Sicilia vuole bloccare il controesodo

Controlli stringenti a Messina e nel resto della Sicilia per tutti i treni provenienti dal Nord. Il governatore Musumeci in contatto con il ministro dell'Interno per limitare gli accessi nell'isola

Controlli allo Stretto: adesso la Sicilia vuole bloccare il controesodo

Oggi pomeriggio è atteso l'ultimo controesodo. Da Milano arriverà alla stazione centrale di Palermo, l'Eurocity di Trenitalia con migliaia di pendolari che ieri sera hanno lasciato il centro della zona rossa per ritornare a casa. Un esodo massiccio, che la sera prima dell'entrata in vigore del DPCM dello scorso 4 marzo, portò alla corsa ai treni per rientrare al Sud. Una situazione che ha portato solo in Sicilia almeno 20mila rientri. Ma la stima è al ribasso dato che non tutti si sono autodenunciati al portale della Regione Sicilia. Il controesodo chiaramente porterà ad un impennata dei contagi anche nelle regioni del meridione. Ecco perché gli specialisti attendono la curva del picco anche al Sud.

Sull'argomento è intervenuto il presidente della Regione Nello Musumeci che in collegamento con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e con il prefetto di Messina Carmela Librizzi ha chiesto: "urgenti iniziative per i necessari controlli sanitari sulle centinaia di passeggeri in arrivo dal Nord - dice il numero uno di Palazzo d'Orleans -. Ho anche dato disposizione ai servizi sanitari regionali, d’intesa con l’assessore Ruggero Razza, ed alla nostra Protezione civile di verificare la provenienza dei passeggeri e il loro stato di salute. Intanto ho allertato le nostre guardie del Corpo forestale, che stanno convergendo su Messina. Serve la prudenza e la collaborazione di tutti, specie di chi è in arrivo. Non possiamo vanificare lo sforzo ed il sacrificio che sta compiendo in questi giorni la comunità siciliana”.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, anche nella sua veste di presidente di Anci Sicilia, ha definito irresponsabili quelle persone che hanno deciso di rientrare in città lasciando le regioni del nord. "Centinaia di persone, dimostrando spesso di non aver compreso la gravità della situazione - dice Orlando -, si stanno spostando dalle regioni del nord verso il sud. Al di là degli aspetti penali, si tratta di un comportamento comprensibile ma irresponsabile, che non serve a tutelare né la propria salute né quella dei propri cari. Anzi che mette a rischio la salute di tutti. Occorre evitare in tutti i modi i contatti ravvicinati (e sui treni questo è praticamente impossibile) ed occorre che queste persone vengano in qualche modo controllate prima ancora del loro arrivo in Sicilia.

Per questo ritengo indispensabile che sia affidato all'USMAF l'incarico di effettuare dei controlli a Villa San Giovanni, prima ancora che i treni e i passeggeri vengano imbarcati, essendo poi di fatto complicatissimo fare controlli dopo l'arrivo in Sicilia per la miriade di stazioni ferroviarie potenzialmente interessate".

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