Coronavirus

Coronavirus, ora c'è chi spera che l'epidemia non si arresti

Lo stravagante auspicio è stato segnalato da Adrian Hill, docente di Oxford. Senza molti contagi, il vaccino non può essere sperimentato a dovere

Coronavirus, ora c'è chi spera che l'epidemia non si arresti

Potrebbe sembrare assurdo ma c'è chi spera che l'epidemia di coronavirus non si arresti. Non stiamo parlando di un villan della Marvel quanto di Adrian Hill, tra i più eminenti professori dell'università. Come si legge su Repubblica e in una sua intervista al Telegraph, il luminare ha affermato che "la corsa non è soltanto contro il tempo ma contro la possibilità che il virus scompaia". Lui, autore del possibile vaccino di Oxford. Il docente ha parlato di chance del successo del vaccino, affermando che "per ora sono al 50% ma se il picco continuerà a scendere, come sta avvenendo in tutta Europa, questo potrebbe essere un male". Se il virus finisce con l'infettare sempre meno persone il vaccino non potrà essere testato accuratamente, così facendo dunque si ridurranno drasticamente le possibilità di successo. Quindi l'unica alternativa possibile sarebbe sperare in una seconda ondata di coronavirus che, secondo gli esperti, potrebbe arrivare già dal prossimo autunno. In merito si è espressa anche l'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che ha scritto: "In considerazione dell' attuale andamento dell' epidemia da Sars-CoV-2, e della conseguente riduzione del numero di pazienti arruolabili negli studi clinici, richiama l'attenzione di coloro che intendessero proporre nuove sperimentazioni sulla necessità di verificare preventivamente l' effettiva possibilità di arruolare i soggetti previsti".

Sul vaccino di Oxford ci sono le speranze di miliardi di persone. Ma c'è anche un altro fattore in ballo: il business. Un accordo è stato già siglato tra l'università e un'azienda farmaceutica, la Astrazeneca. Un accordo che vedrebbe moltissimi zeri scritti sull'assegno che prevederà il futuro acquisto del vaccino. Donald Trump ha acquistato 300 milioni di dosi sulle 400 che si andranno a produrre, per una spesa totale che supera di molto il miliardo di dollari.

Quindi, quale potrebbe essere un buon modo per far continuare la sperimentazione del vaccino contro il Covid-19? Molto probabilmente volontari disposti a farsi infettare purché vengano studiate cure su di loro.

Non a caso, sul sito 1DaySooner i volontari a farsi infettare da coronavirus sono arrivati già a 25104, numero che cresce di ora in ora.

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