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Coronavirus, cos’è lo stato di emergenza decretato dall’Italia

Per fronteggiare il rischio sanitario collegato alla possibile diffusione del coronavirus nel nostro Paese il Consiglio dei Ministri ha decretato lo stato di emergenza sanitario. Ecco di che cosa si tratta

Coronavirus, cos’è lo stato di emergenza decretato dall’Italia

Il nuovo coronavirus adesso spaventa anche l’Italia, tanto da aver spinto il Consiglio dei ministri a dichiarare lo stato di emergenza; troppo alto il rischio sanitario collegato alla possibile diffusione del 2019-n-Cov nel nostro Paese.

Al fine di affrontare al meglio la delicata situazione sono stati stanziati 5 milioni di euro per contrastare l’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Prima di arrivare all’extrema ratio, il premier Giuseppe Conte aveva annunciato il blocco totale dei voli da e per la Cina. Non è bastato, perché anche in Italia si sono verificati i primi casi di contagio da coronavirus.

Da qui la necessità di dichiarare lo stato di emergenza. Ma che cosa significa? Innanzitutto, come spiega l’Agi, è necessario specificare che i cosiddetti eventi calamitosi sono classificati in base ad alcuni criteri, tra cui estensione, intensità e capacità di risposta del sistema di protezione civile. Il Consiglio dei Ministri può tuttavia deliberare lo stato di emergenza su proposta del Presidente del Consiglio al fine di fronteggiare, con mezzi e poteri straordinari, emergenze di rilievo nazionale.

Che cos’è lo stato di emergenza

Lo stato di emergenza può essere dichiarato sia quando avvengono calamità naturali sia in presenza di eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia. Può essere dichiarato, nel caso, anche in caso di “gravi eventi” all’estero, ma nei quali la protezione civile italiana partecipa direttamente.

Dando uno sguardo al Codice della Protezione Civile aggiornato nel 2018, apprendiamo che lo stato di emergenza di rilievo nazionale ha una durata massima di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi. A causa del coronavirus, Roma ha decretato lo stato di emergenza sanitaria per sei mesi.

Oltre a stanziare un determinato importo per realizzare i primi interventi, ulteriori risorse possono essere assegnate con successiva delibera. Nella citata delibera viene indicata anche l’amministrazione pubblica competente in via ordinaria che subentra nelle attività per superare definitivamente le criticità causate dall’emergenza.

Accanto agli interventi per affrontare l’emergenza ci sono ordinanze in deroga alle disposizione di legge ma “nei limiti e secondo i criteri indicati con la dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico”. Ricordiamo che le ordinanze sono emanate dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, “se non è diversamente stabilito con la deliberazione dello stato di emergenza”. Allo scadere dello stato di emergenza viene emanata un’ordinanza di chiusura che disciplina il subentro dell’amministrazione competente in via ordinaria.

Quanto appena detto vale per la teoria generale. Nel caso in questione, in relazione al nuovo coronavirus, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il governo garantisce interventi immediati a favore della popolazione esercitando “poteri sostitutivi” degli enti locali. Come detto, sono stati inizialmente stanziati 5 milioni di euro.

È la prima volta che l’Italia decreta lo stato di emergenza in conseguenza a un rischio sanitario legato alla diffusione di un virus.

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