Coronavirus

Coronavirus in Lombardia, per Milano non c'è tregua

La provincia di Milano ha il maggior numero di nuovi contagiati. E il vicepresidente delle Regione Sala avverte: "Siamo ancora in fase 1"

Coronavirus in Lombardia, per Milano non c'è tregua

"Ci sono dati migliorativi ma siamo ancora in fase 1". Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala nel corso dell'aggiornamento quotidiano sull'emergenza coronavirus in regione. Dall'inizio della diffusione del virus cinese in Lombardia sono stati registrati 63.094 casi, con 941 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 827. Diminuisce la pressione sugli ospedali: i ricoverati sono infatti 11.356 (687 in meno rispetto a ieri), mentre in terapia intensiva ci sono 1.032 pazienti, 42 in meno rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati 231 decessi che portano il totale delle vittime a 11.608 (ieri sono state 235). "Abbiamo ancora tanti decessi, siamo ancora nella fase 1, ancora nella fase dell'epidemia. Più rispettiamo le regole più riusciremo ad abbassare sempre più il tasso di contagio e saremo capaci di entrare nella fase 2", ha sottolineato Sala.

Nella provincia di Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 10.518. Rispetto a ieri, la crescita è di 46 unità. A Brescia invece si sono accertati 168 nuovi casi e il totale è arrivato a 11.355. Ma a preoccupare è ancora la situazione di Milano. In provincia si contano infatti 14.952 positivi, 277 più di ieri quando si erano registrati 325 casi sul giorno precedente. In città i casi sono saliti a quota 6.160 (+102, mentre ieri l'incremento era stato di 144). Numeri in calo sul giorno precedente, ma che non fanno stare tranquilli. C'è ancora quell'oscillazione di cui parlava l'assessore al Welfare Giulio Gallera negli ultimi giorni: il dato sale, sembra stabilizzarsi e poi torna a crescere invece che scendere in modo deciso.

L'invito da parte delle autorità è quello di restare a casa e uscire solo se strettamente necessario. Il vicepresidente Sala ha anche commentato i dati sugli spostamenti in regione forniti dalle celle telefoniche. "Il dato di mobilità in Lombardia sta salendo - ha spiegato -,ieri era al 42%, mentre la mobilità del fine settimana di Pasqua era al 25%, martedì siamo risaliti al 40%. La mobilità si è sicuramente alzata e questo è dovuto principalmente alle maggiori attività produttive che si sono messe in moto. Come sapete, l'ultimo decreto del Governo ha avviato qualche attività che ora può riaprire".

Poi l'appello: "Ribadiamo l'invito - ha aggiunto Sala - a rimanere distanti per solidarietà verso gli altri: usciamo solo per necessità o per lavoro, è l'unica arma per combattere il Covid-19".

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