Coronavirus

Coronavirus, solo a gennaio sbarcati a Roma 2mila cinesi da Wuhan

Nel primo mese del 2020 sono sbarcate all'aeroporto di Fiumicino circa 2mila provenienti direttamente da Wuhan, la città da cui è partito il contagio del Coronavirus. 670mila, invece, i cinesi giunti in Italia nel 2019: 55mila ogni mese

Coronavirus, solo a gennaio sbarcati a Roma 2mila cinesi da Wuhan

Dopo i primi due casi accertati di Coronavirus, il governo ha sospeso il traffico aereo da e per la Cina. Misura adottata dal premier Giuseppe Conte per scongiurare l'ingresso in Italia di soggetti portatori della malattia. Sempre che, nel frattempo, non ne siano entrati altri. Eventualità che non si può escludere del tutto. Infatti, come riporta il quotidiano Il Tempo, solo nel mese di gennaio sono sbarcati a Roma circa 2mila cinesi. Tutti provenienti da Wuhan, la città dove il virus è nato e da cui ha cominciato a propagarsi rapidamente nel resto della Cina e in tutto il mondo. Compresa l'Italia, con due casi di Coronavirus già accertati.

Prima dello stop ai voli diretti da e per il Dragone deciso dall'esecutivo, nel primo mese del 2020 sono decollati tre aerei a settimana con destinazione Fiumicino, unico aeroporto italiano ad avere un collegamento diretto con Wuhan, una delle tante città cinesi raggiungibili dall'Italia - e viceversa - in aereo. Basti pensare che gli ultimi aerei atterrati nel nostro Paese prima dell'entrata in vigore del blocco del traffico provenivano da Hangzhou, Chongqing, Guanzhou, Pechino e Shanghai. La Cina ha quasi un miliardo e mezzo di abitanti e da quando si è aperta all'economia di mercato ha esteso in maniera impressionante la sua rete di collegamenti con il mondo. Dunque non sorprende che nel 2019, per via aerea, siano sbarcati in Italia 670mila cittadini cinesi.

Una media di 55mila al mese. Roma è la città più - e meglio - collegata al Dragone. Anche a gennaio, mese considerato "bassa stagione". Non per i cinesi, che proprio in questo periodo festeggiano Capodanno muovendosi un po' dappertutto. Chi per finalità turistiche, chi invece per raggiungere i parenti sparsi per il mondo. Compresa Roma, dove la comunità cinese è formata da circa 20mila persone. A gennaio, in base a una stima di Federalberghi, nella Capitale hanno pernottato ogni giorno un migliaio di cittadini dagli occhi a mandorla. Molti di loro sono turisti, proprio come la coppia che è stata ricoverata all'ospedale Spallanzani.

I due avrebbero dovuto lasciare Roma per Cassino per proseguire il loro tour in giro per l'Italia, ma dovranno stare fermi nella Capitale per ricevere le cure del caso. Il governo ha dichiarato l'emergenza sanitaria, che durerà sei mesi. 180 giorni in cui muoversi tra Italia e Cina sarà più complicato del solito. Lo stop ai voli diretti potrà essere "bypassato" facendo scalo negli Emirati Arabi, oppure in Russia. A meno che le autorità di questi Paesi non decidano di seguire l'esempio dell'Italia. Intanto, per gli ultimi mille cittadini cinesi sbarcati in Italia sono scattate le misure di sicurezza annunciate dal governo, che ha stanziato 5 milioni di euro: per tutti misurazione della temperatura corporea e richiesta di compilazione del modulo con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti, in modo da poterli eventualmente rintracciare.

Nessuno di loro presenterebbe i sintomi del Coronavirus.

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