Corruzione a Trapani: 3 in manette, indagati sottosegretaria Vicari e Crocetta

Arrestati l'armatore trapanese Morace e il candidato sindaco Fazio. Sotto inchiesta anche il sottosegretario Vicari

Il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta
Il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta

Un noto armatore, Ettore Morace, e il deputato regionale siciliano Girolamo Fazio, candidato sindaco di Trapani alle prossime elezioni amministrative, oltre a un funzionario regionale, Giuseppe Montalto, sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di corruzione.

L’inchiesta piomba nel pieno del clima elettorale a Trapani alla vigilia delle consultazioni per il rinnovo dei vertici municipali. Perché oltre all’arresto di Fazio, ieri il senatore di Forza Italia, e candidato sindaco, Antonino D’Alì ha deciso di abbandonare la campagna elettorale dopo la richiesta dell’Antimafia di Palermo di obbligo di soggiorno in quanto ritenuto dai pm "socialmente pericoloso".

Ma l'indagine si rivela anche un'altra tegola per il governo: per corruzione è indagata anche Simona Vicari, sottosegretaria al Ministero per lo Sviluppo economico e senatrice di Alternativa popolare e il cui fratello è anche dipendente della Liberty Lines di Morace.

Secondo l'accusan la Vicari avrebbe infatti ricevuto come regalo di Natale un Rolex da parte Morace in cambio di un emendamento che riduceva l'Iva dal 10 al 4% sul trasporto marittimo. In questo modo, secondo i pm, Morace avrebbe ottenuto un risparmio di "almeno sette milioni di euro". Infine nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, indagato per concorso in corruzione. "Sono fuori Palermo e non so nulla - fa sapere il governatore -. Lo apprendo dalla stampa ma se ci dovesse essere un invito a comparire mi
sembrerebbe anche normale dopo un'inchiesta di questo tipo. Sono tranquillo, ho la coscienza a posto perché con i fatti ho dimostrato di aver persino distrutto i profitti delle compagnie di navigazione marittime".

L'armatore Morace è una persona "spregiudicata" con "influenze sulla politica". Così il "soggetto principale dell'indagine" della Dda di Palermo viene descritto dal gip che ha firmato l'ordine di arresto. "Si tratta di un imprenditore disinvolto, costantemente in relazione con ufficiali dell Amministrazione regionale siciliana ed in grado di intrecciare relazioni ogni qualvolta lo ritenga necessario anche con esponenti politici nazionali la senatrice Vicari ma non solo - scrive il gip -. Un imprenditore che nel settore del trasporto marittimo regionale è riuscito a garantirsi una sorta di monopolio, la Ustica Lines, la Siremar, la Traghetti per le Isole sono le società di navigazione da lui controllate anche grazie alla capacità corruttiva dimostrata e rispetto al quale alcuni politici Fazio in primis manifestano un atteggiamento di deferenza e stabile disponibilità".

Per il gip Morace aveva la "capacità di estendere la propria influenza sugli organi di governo nazionale e regionale ogni qualvolta ritenga necessaria per i propri interessi economici l'adozione di un provvedimento legislativo o di un bando di gara o anche l'eliminazione di uno sgradito concorrente".

L'inchiesta, secondo il gip, "ha rivelato che si tratta di un soggetto privi di scrupoli capace di asservire gli interessi di politici ovverosia più limitatamente di chiedere ed ottenere favori e di interferire o di tentare di interferire nelle decisioni della magistratura per ottenere pronunce a lui favorevoli". "Tali elementi denotano una spiccata capacità delinquenziale e rivelano un altissimo rischio di inquinamento probatorio ove si consideri che l'indagine assai delicata e complessa".

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