Corsie riservate, ciclabili e pole position: in città viaggeremo così

Oltre al bonus bici di 500 euro a favore della mobilità sostenibile, gli spostamenti e le strade in città saranno rivoluzionate, con corsie riservate a biciclette e monopattini

Corsie riservate, ciclabili e pole position: in città viaggeremo così

Il coronavirus, dopo aver stravolto in toto le nostre vite, rivoluzionerà anche il sistema dei trasporti cittadini, crendo corsie "speciali" per agevolare gli spostamenti . Come noto, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha anticipato l’introduzione – nell’atteso decreto Rilancio – del cosiddetto "bonus bici", un buono da 500 euro che gli italiani residenti in comuni con oltre 50mila abitanti potranno utilizzare per l’acquisti di biciclette, monopattini, segway e anche overboard e monowheel.

Insomma, un incentivo a sostegno della mobilità sostenibile e per combattere il traffico nelle città, che va anche a chi sostiene spese per utilizzare i servizi di sharing. Ecco, è in rampa di lancio una vera e proprio rivoluzione per le strade delle nostre città, visto che in alcuni centri dello Stivale sono già nate – e in altri nasceranno a presto – nuove piste ciclabili, ma anche corsie "divise" dalla careggiata e riservate esclusivamente a biciclette, e-bike, monopattini e compagnia cantante.

Inoltre, da indicazioni contenute nel cosiddetto decreto Rilancio, sul manto stradale sarà dipinta anche una striscia di arresto al semaforo pensata ad hoc a questi mezzi, posizionata più avanti rispetto ad automobili e motociclette. Cosa che però, a dirla tutta, rischia di provocare intralci e incidenti, già numerosi in Italia per colpa – spesso e volentieri – delle cattive condizioni delle strade e delle buche sull’asfalto. Insomma, piste ciclabili, corsie preferenziali e questa sorta di "pole position" ai semafori: così viaggeremo dopo il Covid.

Il nodo corsie: "casa avanzata" e "bike lane"

Sul versante della mobilità, il decreto Rilancio introduce di fatto le due grosse novità della "casa avanzata" e della "bike lane", andando a chiamare in causa anche il Codice della Strada, come sottolineato da Il Sole 24 Ore.

Che cos’è la casa avanzata? Presto detto: la striscia di arresto al semaforo avanzata a mo' di pole position– di almeno tre metri – rispetto a quella valida per tutti gli altri veicoli. Mentre la "bike lane" è semplicemente quello spazio di carreggiata ricavato sulla destra e sottolineato con pittura gialla o bianca e destinato alla circolazione di biciclette (classiche o elettriche), monopattini e così via. E attenzione: non si potrà viaggiare contromano.

Però ci sono alcuni problemi. Come il fatto che queste corsie siano delimitate solamente da una striscia pitturata sull’asfalto e dunque valicabile da autobus, furgoni, automobili e motociclette all’evenienza, per cui i fruitori di queste "corsie speciali" non saranno effettivamente protetti dal traffico.

Allo stesso modo anche la "pole position"

della "casa avanzata" non è proprio una trovata geniale, dal momento che biciclette e monopattini allo scattare del verde, trovandosi davanti ai veicoli, rischiano di fare da tappo alla circolazione in fase di ripartenza.

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