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Così il Telepass diventa una "trappola" del Fisco

Il Telepass diventa il miglior amico del Fisco. Una recente sentenza della Cassazione ha di fatto riconosciuto la possibilità di accertamenti sul passaggio al casello

Così il Telepass diventa una "trappola" del Fisco

Il Telepass diventa il miglior amico del Fisco. Una recente sentenza della Cassazione ha di fatto riconosciuto la possibilità da parte del fisco di avviare accertamenti fiscali sui passaggi ai caselli autostradali. La Cassazione ha dunque spalancato le porte all'uso dei dati in autostrada per utilizzarli contro i contribuenti in fase di accertamento. Insomma chi usa il Telepass potrebbe diventare, come ricorda laleggepertutti.it, vittima di un accertamento fiscale. Di fatto il caso preso in analisi dalla Cassazione mette nel mirino chi dichiara un reddito basso e di contro risulta spesso in viaggio in autostrada. Su questo punto bisogna fare una distizione. In un caso, la circostanza potrebbe riguardare un conducente che per lavoro usa spesso l'auto e quindi con i frequenti spostamenti passa più volte tra i caselli autostradali. In un secondo caso invece una contestazione potrebbe riguardare chi invece si sposta per viaggi o vacanze. Nella prima casistica, il fisco potrebbe dedurre che a fronte di un reddito dichiarato basso, c'è invece un continuo passaggio per motivi di lavoro ai caselli autostradali e quindi dedurre che l'attività professionale possa comportare introiti maggiori.

Nel secondo caso invece il fisco potrebbe contestare le spese eccessve per viaggi rapportandole al reddito dichiarato. Da qui la conseguenza che un numero eccessivo di viaggi comunque non corrisponde ad un reddito basso.

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