Scuola sicura coi tamponi salivari: ecco lo studio che lo dimostra

Uno studio condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù dimostra che in classe non ci si contagia. In un anno di monitoraggi in due istituti romani, su oltre 11mila test effettuati, solo 21 sono risultati positivi

Scuola sicura coi tamponi salivari: ecco lo studio che lo dimostra

Le scuole sono ambienti sicuri. Le famiglie possono tirare un sospiro di sollievo: con il rispetto delle misure di prevenzione, in classe non ci si contagia di Covid-19.

E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù nell’ambito di un progetto pilota sulla diffusione e il monitoraggio del virus Sars -Cov-2 negli istituti scolastici e i cui risultati sono stati presentati in anteprima al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Come rende noto lo stesso nosocomio, gli esperti del polo sanitario hanno effettuato monitoraggi mensili con tamponi salivari anti Covid-19 in due scuole della capitale. Sono stati più di 1000 gli studenti coinvolti, dai 5 ai 19 anni, e circa 200 tra insegnanti e addetti scolastici, con un’adesione di oltre il 96% dei soggetti frequentanti gli istituti.

I risultati parlano da sè. Su più di 11mila test realizzati, sono stati rilevati solo 21 casi positivi: in percentuale si tratta dello 0,2% del totale. Inoltre non è stato riscontrato nessun contagio all’interno delle aule.

“Se vengono rispettate le giuste misure di prevenzione e viene fatta corretta educazione, la scuola rappresenta un luogo sicuro” affermano la presidente del nosocomio della Santa Sede Mariella Enoc e il direttore del Dipartimento emergenza, accettazione e pediatria generale Alberto Villani.

Il progetto “A tutela dello studente, per una scuola sicura” è stato promosso dall’ospedale Bambino Gesù con la Società italiana di pediatria (SIP), l’Istituto di ortofonologia e la Fondazione Mite. L’obiettivo era quello di verificare il rischio reale di diffusione del Covid-19 all’interno degli istituti scolastici, attraverso la somministrazione di test diagnostici salivari (molecolari) e test da campione ematico a tutti gli studenti, i professori e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

Le scuole coinvolte, a partire dallo scorso settembre, sono state l’Istituto comprensivo Regina Elena e l’Istituto paritario Santa Maria Ausiliatrice.

I primi risultati, riferiti agli iniziali tre mesi di monitoraggio, sono stati pubblicati ai febbraio sulla rivista scientifica “Italian Journal of Pediatrics”. Già allora venivano riportati solo 16 casi di positivi e nessun contagio tra le classi.

I risultati finali, riferiti all’intero anno scolastico, saranno oggetto di un nuovo lavoro scientifico. L’ospedale ha voluto anticiparli al ministro Patrizio Bianchi, in un incontro svoltosi al Ministero dell'istruzione, per confermare la scelta delle istituzioni per una scuola aperta e sicura.

“Il nostro progetto – dichiara Alberto Villani – conferma che la scuola è un luogo sicuro se vengono rispettate le giuste misure di prevenzione e se viene fatta la corretta eduzione sanitaria agli studenti, al personale, ai professori e anche alle famiglie. In 9 mesi di monitoraggio, su più di 11mila test effettuati, abbiamo avuto solo 21 casi positivi (lo 0,2%) e soprattutto nessuna diffusione del contagio tra le classi. L’utilizzo periodico dei test salivari si è rivelata un’ottima strategia di monitoraggio, che va senz’altro incoraggiata”.

Per la presidente Mariella Enoc “è essenziale fare di tutto perché le scuole restino aperte nei prossimi mesi e le lezioni si svolgano in presenza.

I ragazzi, soprattutto i più piccoli e i più fragili, hanno sofferto troppo la condizione di chiusura dei mesi scorsi. Dobbiamo proseguire con la vaccinazione dei minori per proteggerli dalla malattia e contrastare la diffusione del virus”.

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