Coronavirus

Salgono a 17 le regioni "a rischio moderato": cosa sta succedendo

Nell’unica regione in zona gialla da lunedì 30 agosto, la Sicilia, i parametri sono ancora oltre la soglia massima: 22,5% in area medica e 13,9% in terapia intensiva

Covid, adesso sono 17 le regioni a rischio moderato

Secondo quanto emerso dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia, "aumenta il numero di Regioni/Province autonome classificate a rischio epidemico moderato", anche se "nessuna Regione/Pa presenta un rischio epidemico alto". Nel documento viene indicato che 17 Regioni/Pa risultano adesso classificate a rischio moderato, mentre le restanti 4 risultano classificate a rischio basso. Sette Regioni/Pa riportano allerte di resilienza, e nessuna riporterebbe molteplici allerte di resilienza.

Ecco le 17 Regioni

Le regioni a rischio epidemico moderato sono Sicilia, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, oltre alle province autonome di Bolzano e Trento. Mentre Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta, risultano classificate a rischio basso. In Sicilia, Sardegna e Calabria i dati sarebbero in crescita.

Nonostante la Sicilia sia zona gialla dallo scorso lunedì 30 agosto, i suoi parametri si trovano ancora oltre la soglia stabilita: 22,5% in area medica, dove la soglia è il 15%, e 13,9% in terapia intensiva, dove la soglia massima è invece del 10%. A calare è però l'incidenza di casi per 100mila abitanti: 190,4 contro 200,7. La Sardegna si trova al limite del 15% per l'area medica, mentre risulta essere sopra il limite delle intensive con il 13,2%. Valori quindi in salita ma incidenza in discesa: 117,4 contro 148,5. La Calabria vede il 16,8% dei posti letto nei reparti ordinari occupato, mentre le terapie intensive sono sotto la soglia, con l’8,9%.

Nella bozza del monitoraggio, all'esame della Cabina di regia, si legge anche che, nel periodo compreso tra l’11 e il 24 agosto 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,92- 1,01), prossimo alla soglia epidemica e in lieve diminuzione rispetto a quello della settimana precedente (1,01). Si osserva inoltre una lieve diminuzione anche dell'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1 (0,97-1.04) al 24/8/2021 contro Rt=1.04 (1.00-1.09) al 17/8/2021), pari alla soglia epidemica.

La variante Delta è dominante in Italia e in Europa

In Italia e in Europa prevale la circolazione della variante Delta che è associata a un aumento del numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi che hanno una alta copertura vaccinale. Come viene sottolineato, una più elevata copertura vaccinale e il completamento degli iter di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, sostenuta da varianti emergenti che mostrano una maggiore trasmissibilità.

Nel documento viene anche confermata la necessità di realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, oltre mantenere elevata l'attenzione e ad applicare e rispettare le misure e i comportamenti, per cercare di limitare l'ulteriore aumento della circolazione virale.

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