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Lombardia, la verità sull'indice Rt: cosa sta succedendo davvero

Nella prima settimana di dicembre c'è stata una fase di rallentamento e poi di stallo dell'Rt. Ma da qualche giorno il valore è in discesa. Anche in Lombardia

Lombardia, la verità sull'indice Rt: cosa sta succedendo davvero

L'Rt della Lombardia, ossia il famigerato indice di contagiosità, è finito nuovamente sotto la luce dei riflettori. Nonostante il suo valore sia in calo, proprio come nel resto d'Italia, c'è chi ha parlato di "dinamica anomala". Certo, l'Rt in questione sta scendendo in modo molto graduale, ma l'efficacia delle misure di contenimento non può essere messa in discussione. La curva epidemiologica, infatti, ha frenato la sua corsa anche a Milano e dintorni. E lo dimostrerebbero i dati registrati dall'Istituto Superiore di Sanità e riportati da Paolo Spada, chirurgo vascolare all’Humanitas Research Hospital di Milano.

L'indice Rt in Lombardia

Innanzitutto è importante soffermarci sul metodo adottato per calcolare l'Rt. Sul Corsera c'è un'analisi in cui si sostiene che in Lombardia starebbe accadendo un fenomeno alquanto strano. Si fa notare, infatti, come nella regione l'indice Rt abbia smesso di scendere da giorni. "Dopo aver raggiunto intorno al 25 novembre il valore minimo dall’inizio dell’autunno, sotto 0,7, l’indice Rt continua ad oscillare attorno a 0,8 mentre in molte altre regioni continua a scendere verso valori più bassi. Si tratta di un dato che deve far riflettere, soprattutto perché non risulta facile spiegare la ragione di questa stasi", si legge nell'articolo evidenziato da Paolo Spada.

Intorno alla fine di ottobre la curva del contagio ha assunto in tutta Italia una forma di V rovesciata. La dinamica della discesa segue l'entrata in vigore del Dpcm con i nuovi provvedimenti restrittivi, in vigore dal 13 ottobre. Tra le misure adottate dal governo giallorosso troviamo: l'obbligo della mascherina, sempre, all'aperto, il divieto di feste al chiuso, la fine della Movida, la chiusura di bar e ristoranti a mezzanotte. L'Rt inizia quindi a calare.

Il valore torna a scendere

Spada fa notare come in Lombardia si sia raggiunto il picco lo scorso 15 ottobre, cioè otto giorni prima del 23. "Siamo quindi dell’idea che sì il primo Dpcm abbia pesato, ma che la percezione del pericolo da parte delle persone stesse già agendo da qualche giorno, opponendosi al contagio", ha aggiunto Spada sulla pagina Facebook Pillole di ottimismo.

Arriviamo quindi al 6 novembre, giorno in cui entra in funzione la suddivisione delle regioni italiane in tre differenti aree di rischio. Ebbene, gli effetti di questa ulteriore misura, si legge nell'articolo del Corsera, "non sembrano però comportare ulteriori miglioramenti nella velocità di discesa di Rt. Non solo, se andiamo a vedere cosa succede in Lombardia 20 giorni dopo l’introduzione delle nuove misure restrittive, notiamo dal 27 novembre l’arresto della discesa dell’Rt".

L'analisi di Spada è tuttavia utile a completare l'osservazione. Nulla da dire sul peso "molto relativo" della suddivisione italiana in tre aree distinte. Ma attenzione: se è vero che nella prima settimana di dicembre c'è stata una fase di rallentamento e poi di stallo dell'Rt, è altrettanto vero che da qualche giorno le variazioni percentuali sono cambiati. Il valore è tornato a scendere.

Per avere un quadro più dettagliato sarà necessario attendere ancora qualche giorno ma "se la traiettoria sarà confermata e avremo ragione, anche la stima rapida dell’Rt cambierà ancora, scendendo a sua volta".

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