"Non sa leggere...". Scoppia la lite in diretta Bassetti-Castelli

Scontro su Rete4 tra l'infettivologo e l'ex ministro. Posizioni diverse su vaccini e fonti dei dati

Matteo Bassetti e Roberto Castelli durante la trasmissione. Al centro, Veronica Gentili
Matteo Bassetti e Roberto Castelli durante la trasmissione. Al centro, Veronica Gentili

Lite ad alto tasso di polemiche tra l'infettivologo Matteo Bassetti e l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, ieri ospiti di Controcorrente, la trasmissione di Rete 4 condotta da Veronica Gentili.

Il direttore di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e lo storico dirigente della Lega entrano in rotta di collisione a causa delle diverse idee sul vaccino anti-Covid, ma anche della provenienza dei dati a sostegno delle rispettive tesi.

Secondo Bassetti, le varianti Delta e Omicron “sono molto diverse dalla Alfa e dal virus che avevamo un anno fa”, perché “hanno una maggiore contagiosità e la Delta anche una maggiore virulenza”. Quindi, a parere dell'infettivologo, “non si possono confrontare i due periodi”.

Parole che provocano l'immediata reazione di Castelli, che chiede a Bassetti di citare le proprie fonti. Si alzano i toni e poi il direttore del San Martino replica piccato: “I dati sono evidentemente quelli che abbiamo dall'Istituto superiore di sanità, non li do io. Se vuole andare a guardarli, vada sul sito. Senza andare alla John Hopkins University, che sta negli Stati Uniti”.

Chiara la nota ironica in riferimento alla fonte usata da Castelli. “Forse – continua Bassetti – lei è un ottimo politico, ma mi pare che, come statistico e come medico, capisce poco. Faccia l'ingegnere, sicuramente lo fa meglio”. Castelli non si fa pregare e contrattacca: “I numeri li so meglio di lei. Io cito i dati di una grande università, lei i giornali”.

Non è la prima volta che Bassetti e Castelli se le danno di santa ragione in tv. Era già successo lo scorso novembre, nel corso della trasmissione Tagadà di La7. L'infettivologo si era detto contrario all'obbligo di mascherine all'aperto, scatenando la reazione di Castelli: “Ricordo la criminalizzazione che è stata fatta nei confronti dei manifestanti di Trieste che andavano in giro senza mascherina e ora il professor Bassetti si dice contrario alla mascherina all'aperto”. A quel punto, l'infettivologo ha alzato ill tiro: “Ho fatto il Liceo classico e ho studiato l'italiano, non ho detto assolutamente quello che sta dicendo, parliamo lingue molto diverse, dispiace che lei non capisca. O forse non vuole capire”.

Nei giorni scorsi, lo stesso Bassetti ha avuto uno scontro a distanza pure con il microbiologo Andrea Crisanti. “Non stimo Crisanti – ha detto nel corso della trasmissione Un giorno da pecora, su Rai Radio1 – perché parla di cose di cui non sa. Quando parla di clinica delle malattie infettive o di come si curano le persone, se uno è morto con o per il Coronavirus, mi dispiace ma usa argomenti che sono un po' lontani dall'essere un bravissimo microbiologo”.

Un attacco che ha provocato la risposta al

veleno dell'esperto dell'Università di Padova: “Non mi abbasso a questo livello. Basta verificare quanti articoli in ambito di malattie infettive ho pubblicato io su Nature e quanti Bassetti”.

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