Coronavirus

L'Italia vicina al plateau: ecco cosa succede nelle prossime settimane

In aumento, invece, il numero di persone ricoverate in ospedale a causa del Covid e di quelle in terapia intensiva

L'Italia vicina al plateau: ecco cosa succede nelle prossime settimane

La curva dei nuovi casi di contagio, dopo settimane di crescita, è tornata a scendere. Tra lunedì 16 agosto e ieri sono state 43.986 le persone colpite dal coronavirus contro le 44.335 della settimana precedente. Un calo dello 0,7%. L’Italia pare essere entrata nella cosiddetta fase di plateau che anmticipa l’avvio di una discesa più decisa nelle prossime settimane. Massima attenzione è rivolta a settembre, mese cruciale per capire se l’andamento della curva epidemica, complice la riapertura delle scuole, segnerà una nuova crescita. Nella settimana presa in considerazione resta sostanzialmente stabile anche il numero dei tamponi effettuati che sono passati da 1 milione e 432mila a 1 milione e 396mila.

Altro dato interessante, spiega Repubblica, è quello che riguarda l’andamento dell’epidemia nelle Regioni. Dai dati ufficiali emerge un elemento significativo: l’inversione di tendenza è iniziata quasi ovunque. Fanno eccezioni cinque Regioni, tra cui la Sicilia che ha rischiato il passaggio in zona gialla, e la Provincia autonoma di Bolzano dove i numeri sono in crescita.

Nel dettaglio in Sicilia si passa da 6.833 casi a 9.081 (+2.248, +32,8%). In termini percentuali la crescita più consistente si registra nella Valle d’Aosta che passa da 55 a 76 casi (+21, +38,1%) e in Abruzzo (da 659 a 779, +18,2%). Seguono la Provincia di Bolzano (da 283 a 333, +17,6%), la Liguria (da 1.051 a 1.105, +5,1%) e la Calabria (da 1.541 a 1.591, +3,2%).

Scendono, invece, e di molto i numeri in Lombardia che passa da 3.842 a 3.260 casi (-15,1%), in Umbria (da 858 a 757, -11,7%), in Veneto (da 4.112 a 3.662, -10,9%), in Toscana (da 4.880 a 4.375, -10,3%). Seguono l’Emilia-Romagna (da 4.163 a 3.771, -9,4%), il Piemonte (da 1.667 a 1.513, -9,2%), la Basilicata (da 365 a 333, -8,7%), la Campania (da 3.580 a 3.317, -7,3%), la Puglia (da 1.926 a 1.815, -5,7%), il Friuli Venezia Giulia (da 610 a 585, -4%), il Lazio (da 4.052 a 3.889, -4%), le Marche (da 1.129 a 1.077, -4,6%), il Molise (da 71 a 68 -4,2%) e la Sardegna (da 2.384 a 2.325, -2,4%). Situazione immutata nella Provincia autonoma di Trento dove si registra un numero di casi identico nelle ultime due settimane: 274.

Scendono i numeri dei casi di contagio ma aumentano quelli delle persone ricoverate a causa del nemico invisibile. Ieri nei reparti Covid erano assistite 4.239 persone contro le 3.546 della domenica di Ferragosto. Una crescita di 693 posti letto occupati, pari al 19,5%. Altri dati utili per poter compiere un raffronto: questo aumento è superiore a quella della settimana scorsa (17,3%) ma inferiore rispetto a quella ancora precedente (34%). Si tratta del quinto incremento consecutivo. Anche i numeri delle terapie intensive sono in aumento: ieri c’erano 472 pazienti contro i 384 del 15 agosto (+22,9%).

La settimana scorsa l’incremento era stato del 22,1% e quella precedente del 10,3%.

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