- quando scoppia una guerra c'è poco da dire. Chi aggredisce in maniera sproprozionata sbaglia, sempre
- restano comunque gli errori della Nato, e in particolare degli Stati Uniti, che poco saggiamente tratta Putin senza comprenderne fino in fondo i sacrifici che è disposto a fare, e a imporre, per raggiungere i suoi obiettivi
- dopo l'invasione dell'Ucraina, ci sarà da fare attenzione a Taiwan. La Cina infatti non ha "appoggiato" la Russia, ma neppure l'ha condannata. Chissà, probabilmente si attende pari trattamento se e quando dovesse invadere la ricca isola asiatica
- fuorionda imbarazzante su Rai3 sulle ucraine "badanti", "amanti" e "cameriere". Vedremo eventuali "punizioni", ma se fosse successo ad altri presentatori avrebbero già mandato i caschi blu in Rai
- sulle sanzioni qualche crepa c'è, sul lato occidentale intendo. Per riuscire a inserire il North Stream 2 ci sono voluti giorni e il riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Luhansk. Ora la "battaglia" si gioca sul sistema Swift dei pagamenti internazionali. L'Ucraina ha chiesto a gran voce, e senza tanta diplomazia, di escludere la Russia dal sistema internazionale, cosa che metterebbe in difficoltà la Russia nel ricevere i ricavi dalle vendite di gas e petrolio. Biden ha detto per ora di no e il motivo è che sia l'Italia che la Germania sarebbero restie, così come le banche europee: le sanzioni non sono mai a senso unico, ma colpiscono in parte anche chi le impone. E dopo due anni di pandemia sarebbero guai
- da leggere e rileggere, comunque la si pensi, il discorso di Putin con cui ha annunciato l'avvio delle operazioni.
Dentro c'è tutto: l'orgoglio russo, la condanna alle guerre dell'Occidente (Libia, Siria, Iraq), "l'impero della menzogna" (gli Usa), ma anche l'accusa all'Ovest di voler "distruggere i nostri valori tradizionali" per "imporci i loro pseudo-valori". Un discorso che, sicuramente, farà la storia- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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