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De Magistris attacca: "Napoli desalvinizzata. No al ministro nero"

Il sindaco di Napoli, evidentemente toccato dall’esito delle consultazioni popolari in Abruzzo, ostenta sicurezza, anche se il suo pare più un tentativo di richiamare all’ordine gli oppositori della Lega rievocando gli ideali dell’antifascismo, con lo scopo di confermare il consenso dei napoletani

De Magistris attacca: "Napoli desalvinizzata. No al ministro nero"

Luigi De Magistris sceglie la sua pagina Facebook per lanciarsi in una lunga dichiarazione politica nella quale, tanto per cambiare, il suo obiettivo principale resta Matteo Salvini.

Probabilmente ancora scosso dall’esito delle elezioni regionali in Abruzzo, che non hanno lasciato molto spazio ad interpretazioni astruse, il primo cittadino di Napoli mette le mani avanti e si dice certo che la sua città non darà invece spazio e consensi a Lega e centrodestra.

“Oggi è necessario proclamare Napoli comune desalvinizzato. Matteo Salvini è il dominus politico del governo più a destra della storia della Repubblica. La sua storia di nemico del meridione è documentata in maniera inequivocabile, è negli archivi. Dalle canzoni da stadio sull’arrivo dei napoletani e dal sacchetto della munnezza con cui attendeva i tifosi napoletani allo stadio, alle politiche contro il Sud messe in campo nel corso degli anni quale leader di governo del partito Lega nord indipendenza della padania. Solo da ultimo le indegne dichiarazioni del ministro dell’ignoranza Bussetti (Lega) che racchiude il pensiero di molti leghisti circa le qualità dei meridionali.”

“Per non parlare del disegno di legge che per volontà della Lega, con il supino e complice consenso del partito di maggioranza relativa (M5S), sta per disintegrare l'unità nazionale sancita in Costituzione.”, prosegue De Magistris nel suo lungo post. “Concedendo un’autonomia differenziata e rafforzata alle sole regioni Lombardia e Veneto, aumentando disuguaglianze e provocando una lacerazione gravissima nel nostro Paese. Noi siamo per un’Italia unita e coesa che valorizzi le autonomie e le differenze e che rimuova gli ostacoli che impediscono uguaglianza e giustizia sociale. Siamo contro le discriminazioni. “Mo basta ! Con razzismo e discriminazioni. Noi rispettiamo il voto per l’autonomia espresso dal popolo lombardo e veneto. Anche noi siamo per l’autonomia, in primo luogo, però, dei popoli e delle città e non solo di due regioni. È il Governo che si rende responsabile della dissoluzione dell’unità d’Italia non garantendo le autonomie di tutti i territori ed il contrasto alle disuguaglianze”.

Ecco quindi l’affondo, forse più una disperata richiesta di conferme numeriche per consolidare la propria posizione in vista delle prossime europee e delle regionali, a cui non potrebbe rinunciare a candidarsi, come anticipato dallo stesso sindaco di Napoli.

“Il Comune desalvinizzato difende la Città dal pensiero razzista e xenofobo che impregna il Governo, difende la Città dalle discriminazioni economiche e sociali, difende la Città da Ministri inguardabili”, attacca ancora De Magistris. “Napoli va preservata anche dalla destra neofascista che sta salendo sul carro in corsa di Salvini e da quella politica che dalle nostre parti ben conosciamo e che a livello di potabilità assume il colore marrone: ossia per nulla trasparente, anzi assai inquinata. “Difendendo Napoli da queste politiche siamo persuasi di ritrovarci anche tutti quei militanti del partito di maggioranza relativa, forse ancora per poco, del Governo, che non si possono riconoscere in queste politiche e con i quali per anni abbiamo condiviso battaglie in difesa dei nostri territori.

Almeno con noi a Napoli scassatelo questo contratto di governo. Nella Città della resistenza, del riscatto culturale, dell’umanità e dell’amore le politiche diseguali del ministro nero non passeranno mai”. O almeno questa è la sua speranza.

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