Per la morte di Elena Ceste, trovata senza vita dopo nove mesi di ricerche a Costigliole d'Asti, è indagato il marito Michele Buoninconti, vigile del fuoco ad Alba (Cuneo). Dovrà rispondere di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
"È un atto dovuto" spiega il procuratore di Asti, Giorgio Vitari, che supervisiona gli accertamenti, spiegando che in questo modo Buoninconti potrà nominare un consulente medico-legale e seguire l’autopsia sui resti della moglie, che verrà eseguita domani. Solo dall’autopsia potranno arrivare le prime risposte. Ad eseguirla sarà Francesco Romanazzi, direttore del servizio di medicina legale dell’Asl ad Alba. Le spoglie di Elena Ceste, restituite dal terreno solo quando sono state urtate da una ruspa al lavoro in un canale, erano in condizioni così cattive che l’identificazione è stata possibile solo con il test del Dna. Le cause della morte sono ancora un mistero. Così come è ancora un mistero il motivo della sua scomparsa.
A denunciare la sparizione della donna avvenuta il 24 gennaio scorso fu proprio il marito: " 538em;">Mi aveva detto che non si sentiva bene e mi aveva chiesto che andassi a prendere i ragazzi a scuola". Da casa, Elena non aveva preso nulla, nemmeno il telefonino cellulare e la giacca. E l’auto era rimasta parcheggiata in cortile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.