Cronache

"La gallina? Parlavo di Denise". Le accuse a Jessica e la strana firma

I nuovi risvolti del caso Denise Pipitone: dalla segnalazione social di un’automobile misteriosa alle intercettazioni fino alle vecchie indagini

"La gallina? Parlavo di Denise". Le accuse a Jessica e la strana firma

Denise Pipitone oggetto di nuovi approfondimenti nella puntata di ieri di “Chi l’ha visto?”: si è parlato delle nuove segnalazioni social, di un’automobile misteriosa, degli interrogativi ancora aperti in relazione agli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave. Inoltre gli interpreti Lis sono tornati a Mazara, riconoscendo con i propri occhi tutti i luoghi mimati da Battista Della Chiave: secondo i due esperti, l’anziano sordomuto ha descritto esattamente una storia a lui contemporanea con luoghi ben definiti e precisi.

L’automobile misteriosa

La conduttrice Federica Sciarelli ha anche mostrato delle immagini tratte da Google Street View che ritraggono un’auto abbandonata a Mazara del Vallo, che secondo qualcuno potrebbe essere la vettura usata per rapire Denise, coerentemente con alcune segnalazioni ricevute a ridosso di quel tragico 1 settembre 2004. Tuttavia l’automobile abbandonata è in quel punto di Mazara solo dal 2017.

Anna Corona e Giuseppe Della Chiave

“Chi l’ha visto?” ha ripercorso quindi alcuni dettagli delle vecchie indagini in cui ebbero un ruolo la famiglia Corona e la famiglia Della Chiave. Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, il defunto testimone sordomuto che affermò di aver visto Denise, era stato già ascoltato da un giornalista della trasmissione e aveva smentito qualunque legame con Anna Corona, anche da parte di sua moglie, conosciuta solo un anno dopo la scomparsa di Denise. Viene evidenziato come la testimonianza di Battista non potesse riguardare Giuseppe, che viene chiamato Pino in famiglia e non Peppe come il testimone aveva lasciato intendere. Tuttavia Battista in tribunale si avvalse della facoltà di non rispondere e nel tempo sono spuntate alcune testimonianze, che sembravano legare Giuseppe ad Anna Corona in quella “generica contiguità” cui ha fatto riferimento l’ex pm del caso Pipitone Maria Angioni.

Si è anche tornati a parlare dell’alibi di Anna Corona al momento della scomparsa di Denise: la donna si trovava sicuramente a pranzo nell’albergo in cui lavorava. Tuttavia il mistero è relativo all’orario di uscita di Corona dal lavoro nel giorno della sparizione della bimba: l’amica Francesca Adamo, che in un primo momento smentì di aver inserito per lei l’orario di uscita alle 15.30, al processo disse di averlo scritto invece proprio lei.

Orario di uscita di Anna Corona dal lavoro il 1 settembre 2004
Orario di uscita di Anna Corona dal lavoro il 1 settembre 2004

In pratica, l'1 settembre 2004, Anna è andata come sempre a lavorare in albergo. Ha pranzato con un uovo al tegamino insieme ai colleghi tra le 11.30 e mezzogiorno e un testimone la ricorda seduta al tavolo, ma successivamente non più. Corona disse al processo di essere uscita alle 15.30 insieme a Francesca, ma mentre la firma sul foglio di presenza è della stessa Corona, una perizia calligrafica ha attestato che l'orario di uscita era stato apposto da Francesca, che successivamente ha confermato. Francesca non fece sapere da subito, inoltre, ma solo il 13 settembre che Corona aveva ricevuto la visita delle figlie Jessica e Alice, che erano state al mercato e mostrarono delle giacche acquistate. Francesca riferì che non lo disse immediatamente perché non le parve una visita particolare, suscitando una domanda del legale di Piera Maggio Giacomo Frazzitta: "Lei per visita importante cosa intende, signora, il Presidente della Repubblica?".

L’ex maresciallo dei carabinieri Francesco Lombardo ha fatto notare come Corona sarebbe potuta uscire indisturbata dalla lavanderia dell’albergo, tanto più che la telecamera collegata a quella zona della struttura non registra.

Jessica e la gallina

E si è tornati infine sulle intercettazioni ambientali di Jessica Pulizzi, figlia di Anna Corona e Piero Pulizzi, padre naturale di Denise. In particolare, ci si è concentrati sulla testimonianza di Fabrizio, ex ragazzo di Jessica che pronunciò la frase “L’ammazzasti a chidda?”, che Jessica ha sempre sostenuto si riferisse a una gallina.

Fabrizio e Jessica si stavano appartando in una casa di campagna il giorno dell’intercettazione: i due avrebbero scavalcato un muro di cinta e Jessica avrebbe involontariamente schiacciato e ucciso una gallina. La versione di Fabrizio è stata diversa: il giovane non solo non ricordava di riferirsi a una gallina, ma non avrebbe più voluto avere a che fare con Jessica da quel giorno.

Quella mattina - ha raccontato Fabrizio, stando alla ricostruzione verbale operata nel corso della trasmissione - sono arrivato a chiederle, mentre eravamo a bordo del ciclomotore, cosa lei ne sapesse sulla sparizione della piccola Denise. Infatti mi sono venute in mente tutte quelle volte che Jessica mi diceva che doveva fargliela pagare alla Piera Maggio, perché ‘aveva rovinato la sua famiglia’. […] In sostanza mi chiedeva che se l’amavo dovevo aiutarla, anche a trovare persone di malaffare di Mazara del Vallo per compiere questo ‘danno’. […] Ho avuto la sensazione netta che era stata lei a commettere quel gesto criminoso”.

Jessica Pulizzi è stata già assolta in tre gradi di processo, mentre la madre Anna ha ricevuto all'epoca l'archiviazione, così come Giuseppe.

Anna e Giuseppe sono oggi nuovamente iscritti nel registro degli indagati.

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